Investire in economia circolare porta benefici economici a 2 aziende su 3
(Adnkronos) - La transizione verso un modello di economia circolare è sempre più strategica per ridurre la quantità di rifiuti, diminuire gli sprechi e innestare un circolo virtuoso nel ciclo di vita dei prodotti. Un circolo virtuoso che si traduce anche in un ritorno economico per le aziende, che in numero sempre crescente dichiarano di essere sensibili al riguardo. Secondo i dati dell'Osservatorio CleanTech “Sostenibilità Ambientale, Economia Circolare ed Efficienza Energetica nelle PMI e nelle grandi imprese”, il 62% delle aziende italiane afferma di conoscere a fondo il concetto di economia circolare, un dato in netta crescita rispetto all'anno passato quando si attestò al 41%. Lo studio sottolinea anche come le aziende siano sempre più consapevoli dei benefici economici che gli investimenti in progetti di sostenibilità ed economia circolare possono portare. In particolare, 2 aziende su 3 dichiarano che gli investimenti in sostenibilità hanno generato un maggior ritorno economico. Senza contare che il 50% delle imprese ha avuto un ritorno positivo in quanto a immagine e reputazione, mentre il 33% afferma di aver migliorato la propria competitività rispetto ai concorrenti. L'impegno nella transizione green viene confermato dal fatto che il 44% delle aziende prevede nei prossimi anni di investire ancora di più in sostenibilità e il 37% investirà direttamente in progetti di economia circolare.
Nel dettaglio, l'Osservatorio CleanTech segnala come la percentuale di aziende italiane che investe in economia circolare sia quasi raddoppiata nell'ultimo anno (16% rispetto al 9% del 2022), anche se evidentemente si tratta di numeri ancora piuttosto bassi. Tra le grandi aziende però ben il 40% ha messo a punto investimenti per essere più circolare, specie in ambito di approvigionamento di materiali riciclati (64%) e di riciclo di scarti di produzione (61%), mentre solo il 14% degli investimenti è destinato a progetti di simbiosi industriale, quel processo secondo cui scarti e sottoprodotti di un'azienda diventano materie prime per altre aziende. In definitiva, i dati indicano una crescente maggiore attenzione verso le tematiche di economia circolare da parte delle imprese italiane, non senza alcune criticità. In particolare l'Osservatorio segnala alcuni ostacoli che bloccano gli investimenti, specie la mancanza di competenze specifiche in azienda, una criticità segnalata dal 47% delle aziende interpellate e in crescita di ben 11 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nel 2022. Inoltre, per il 41% delle imprese la normativa rappresenta un ostacolo in quanto ancora troppo complessa riguardo i temi dell'economia circolare. Una barriera, seppur di minore entità, è la tecnologia, segnalata solo dal 12% del campione.