Roma, 23 ago. - (Adnkronos) - A sette anni di distanza dal sisma di magnitudo 6.0 della scala Richter che ha colpito il centro Italia, e più precisamente Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, continua e cresce l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti per il rilancio dei territori terremotati. Grazie alle semplificazioni introdotte dalla struttura del Commissario straordinario per la ricostruzione del Sisma 2016, le famiglie e le imprese che necessitano di supporto per la ricostruzione delle abitazioni e degli immobili ad uso produttivo danneggiati dal sisma possono beneficiare di prestiti agevolati, concessi da CDP ed erogati dalle 18 banche convenzionate. Tali prestiti agevolati prevedono che gli oneri di rimborso dei finanziamenti siano a carico dello Stato, mediante un meccanismo che prevede il riconoscimento di un credito di imposta che il singolo beneficiario cederà alle banche convenzionate e che le stesse utilizzeranno in compensazione dei propri debiti fiscali. Risultano così supportate da CDP 18.200 famiglie e circa 2.700 imprese. “Il razionale di questa iniziativa è duplice - ha spiegato Andrea Nuzzi, Responsabile Imprese e Istituzioni Finanziarie di CDP, riferendosi al sistema di finanziamento agevolato sviluppato con le 18 banche convenzionate - dal punto di vista del sostegno ai privati permette di supportare cittadini e imprese con un meccanismo ben oliato, conosciuto da tutti ed estremamente capillare. Dal punto di vista del settore pubblico, invece, consente di spalmare l’impatto del costo della ricostruzione privata su una finestra di tempo ampia 25 anni”. “Ad oggi le strutture commissariali - ha concluso Nuzzi - hanno autorizzato oltre 6 miliardi di euro di aiuti e Cassa Depositi e Prestiti ha erogato oltre 3 miliardi di euro in favore di quasi 20mila individui e 3mila aziende. Con questa misura, CDP conferma la vicinanza ai territori, ai cittadini ed alle imprese colpiti dagli eventi sismici del 2016”. Negli ultimi tre anni il trend che fotografa il volume dei finanziamenti concessi è in progressiva crescita, come dimostrano i dati del confronto annuo: +22% nel primo semestre del 2023. Lo ha sottolineato anche il Commissario straordinario per la riparazione e la ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli: “La ricostruzione entra nel vivo. Solo nel mese di luglio, attraverso Cassa Depositi e Prestiti, abbiamo liquidato più di 131 milioni di euro alle imprese che ogni giorno lavorano nei cantieri del sisma. Un dato che si accoppia ad un’altra indicazione molto favorevole: nel primo semestre di quest’anno si è registrato un aumento superiore al 20% delle risorse trasferite alle imprese, rispetto allo stesso periodo del 2022. Queste imprese, inoltre, una volta chiusi i cantieri, si dedicheranno alle altre attività necessarie per consentire a 30.000 persone di rientrare nelle loro case”.