Roma, 15 set. (Adnkronos) - "Se in Europa bloccassimo le esportazioni di rottame di alluminio e ottimizzassimo il recupero dei rottami post consumo noi potremmo da qui al 2050 passare da un 30% di importazioni di alluminio primario extra Ue ad un 10% con grande beneficio sulle emissioni. Un ragionamento importante per l'Italia che è un paese leader nella produzione di alluminio secondario". Così Duccio Bianchi, studioso di politiche ambientali, presenta i risultati del recente dossier ‘Miniere Urbane’, in occasione della conferenza 'Riciclo Alluminio: Italia leader in Europa. Rischi e opportunità nei nuovi scenari economici e normativi', indetta da Cial-Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio. L'analisi in conclusione suggerisce di: "Lavorare sul fronte della gestione dei rifiuti per migliorare l’intercettazione dei prodotti in alluminio diversi dagli imballaggi e orientare i trattamenti meccanico biologici verso degli impianti di recupero di materia dotandoli fra l'altro di adeguati selettori di metalli non ferrosi; in secondo luogo, limitare gli esportazioni di rottame di alluminio e dei prodotti a fine vita che lo contengono; infine valutare alcuni strumenti fiscali incentivanti la produzione di secondario".