Bonus riscaldamento centralizzato, come funziona?
(Adnkronos) - Con l'avvicinarsi della stagione fredda torna di attualità il tema del riscaldamento domestico e i relativi costi, che negli ultimi mesi sono aumentati in maniera considerevole. Per aiutare i cittadini a contrastare gli elevati costi dell'energia, il Governo, nel quadro del più ampio Bonus Sociale, ha previsto un'agevolazione ad hoc per il riscaldamento condominiale centralizzato. Il bonus riscaldamento condominio è riservato a proprietari e inquilini di unità immobiliari condominiali che usufruiscono di riscaldamento centralizzato e hanno una fornitura attiva di gas metano. Attivo da ottobre 2023 per 12 mesi ovvero fino a settembre 2024, il bonus verrà applicato direttamente in bolletta nel momento in cui si verifichino ulteriori aumenti del prezzo del gas.
Per poter avere diritto al bonus riscaldamento centralizzato sono necessarie alcune condizioni. In particolare, il reddito familiare deve essere inferiore a 15 mila euro, ma nel caso di famiglie numerose, ovvero con 4 o più figli a carico, la soglia ISEE viene innalzata a 20 mila euro. Inoltre, il bonus è accessibile solo per i consumi di un'abitazione in cui la famiglia risiede effettivamente e il relativo contatore del gas deve essere di classe inferiore o uguale a G6, ovvero il massimo consentito per le utenze domestiche. Un altro requisito fondamentale è che per poter usufruire del bonus il consumo annuo deve essere superiore a 500 metri cubi di gas.
Il bonus va richiesto tramite specifica domanda da presentare mediante apposito modulo scaricabile online sul sito dello “Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente”, un servizio offerto da Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, inserendo il codice PDR della fornitura condominiale del gas. Qualora non si conosca tale codice sara sufficiente richiederlo all'Amministratore di condominio. A partire dalla comunicazione da parte di Arera si avranno 60 giorni di tempo per presentare domanda online.