(Adnkronos) - Una delle questioni più intricate dei bonus edilizi riguarda la cessione del credito. Per cercare una soluzione alla cessione dei crediti bloccati, il Governo sta pensando di introdurre il bollino blu ovvero una sorta di certificazione rilasciata dall'Agenzia delle Entrate che attesta la bontà di un credito, inserendolo in un canale d'acquisto protetto. Il bollino blu dunque offrirebbe una garanzia ulteriore per gli acquirenti dei crediti, riducendo contemporaneamente il ricorso al contenzioso. L'eventuale introduzione del bollino blu per lo sblocco dei crediti incagliati sarà comunque applicabile soltanto per le cessioni effettuate prima dell'entrata in vigore del Decreto antifrode del novembre 2021. Si tratta di crediti non soggetti ad asseverazione di congruità delle spese e di visto di conformità, previsti in origine solo per il Superbonus e poi estesi anche agli altri bonus edilizi. Il bollino blu allo studio del Governo prevede l'azione dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza che dovrebbero svolgere una serie di controlli e verifiche per consentire di inserire il credito in un canale preferenziale. Di fatto l'introduzione di tali ulteriori controlli rischiano di caricare il processo di ulteriori passaggi burocratici e quindi di rallentare ulteriormente il sistema. Per ottenere il bollino blu i soggetti beneficiari del bonus dovrebbero presentare diversi documenti quali la certificazione di conformità degli interventi, la documentazione relativa ai lavori eseguiti e la dichiarazione di regolarità contributiva del committente. Il tentativo di sbloccare i crediti incagliati anche attraverso soluzioni come il bollino blu sottolinea una volta di più come il Superbonus rappresenta ad oggi ancora un pesante fardello che difficilmente si riuscirà a risolvere nel breve, tra intoppi di varia natura e ulteriori proroghe di cui si sta parlando, prima fra tutte la proroga del Superbonus 1l 110% per le spese sostenute al 31 dicembre 2023.