Mattarella: "Morire sul lavoro è scandalo inaccettabile per Paese civile"
Roma, 8 ott. (Adnkronos) - "L'intollerabile e dolorosa progressione delle morti e degli incidenti sul lavoro sollecita una urgente e rigorosa ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare lavoratori. Morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure". Lo ha sottolineato in una dichiarazione il capo dello Stato Sergio Mattarella in occasione della 73ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti.
Il presidente della Repubblica ribadisce con forza che "la sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona. Occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione".
Nell'impegno per la sicurezza sul lavoro "siamo tutti responsabili: governo, istituzioni, rappresentanti delle parti sociali, le associazioni". Lo sottolinea il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone all'evento dell'Anmil per la 73ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro sottolineando l'importanza della formazione e di rafforzare i controlli. A questo scopo l'Ispettorato nazionale per la sicurezza sul lavoro ha assunto "800 nuovi ispettori", ha detto la ministra, sottolineando l'importanza della "mappatura del rischio" per prevenire gli incidenti anche "con una rete di controlli che sia sempre più efficace".