(Adnkronos) - La prima delle due giornate di In viaggio con la Banca d’Italia è cominciata alle ore 11 presso l’Aula Magna del Rettorato Università degli Studi di Cagliari, in via Università 40, con l’incontro “Il polso dell’economia”. Inflazione e crescita, lavoro e produttività, finanza pubblica e pagamenti... questi e tanti altri i temi sono stati al centro dell’incontro: orientarsi è un primo passo per prendere in modo più sereno e consapevole le piccole e grandi decisioni quotidiane. Ma come muoversi tra dati e numeri? E qual è il polso dell’economia in questo momento storico? E come misurarlo? Paola Ansuini, del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria della Banca d’Italia, ha presentato il progetto “In Viaggio”, illustrando i motivi che hanno spinto la Banca d’Italia a intraprendere questo viaggio sul territorio: la conoscenza delle istituzioni rende un servizio sia alla cittadinanza sia alle istituzioni. Le presone sanno che c’è qualcuno che pensa all’economia e per l’istituzione l’essere compresi rende più efficaci le politiche attivate dalle istituzioni stesse. All’insegna dello slogan “cultura finanziaria, persone, istituzioni” arriva a Cagliari l’ottava tappa di Bankitalia in viaggio per il Paese, questa volta sul tema della ricerca economica e su quanto fa la Banca d’Italia sull’analisi rigorosa e neutrale dei dati, dando appunto il polso dell’economia. Ha dato il suo benvenuto nell’Aula Magna Francesco Mola, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, che ha ospitato l’evento, ricordando i buoni rapporti tra i ricercatori della Banca e l’ateneo cagliaritano. Ha anche sottolineato come l’iniziativa sia interessante dal punto di vista della comunicazione e della natura di questo viaggio, che tocca - come una metropolitana - le varie città italiane, nell’ottica di formare e informare le persone su temi anche complessi come l’economia. Ed è importante che le istituzioni si rapportino con chi ha bisogno delle informazioni economiche come appunto i cittadini. Ha salutato il pubblico intervenuto Stefano Barra, Direttore della Sede di Cagliari della Banca d’Italia, si è rivolto alle autorità e ai giovani presenti in sala, che sono il nostro futuro. Ha poi illustrato gli scopi di questo viaggio intrapreso dalla Banca: per incontrare le persone e farci conoscere per ciò che facciamo quotidianamente, ha detto Barra, con l’obiettivo di migliorare la cultura finanziaria del Paese. Ha poi presentato le iniziative in programma nelle due giornate cagliaritane in questo viaggio alla scoperta della banca centrale italiana e delle sue funzioni, che passano anche attraverso l’importante ruolo svolto dalla rete delle sue filiali sul territorio. L’Assessora Andreina Farris, in rappresentanza della Regione Autonoma della Sardegna, ha sottolineato l’importanza di questo viaggio intrapreso dalla Banca d’Italia, che oggi parla del polso dell’economia. Misurare il polso significa monitorare il battito di un’economia non solo quando ci sono i problemi, ma anche in situazioni normali con controlli periodici come quando si va dal medico. Certo, il quadro socio-politico ed economico presenta delle criticità, ma il nostro polso deve tenere il suo ritmo e andare avanti, ha detto Farris. Ha poi evidenziato che grazie a questa iniziativa la Banca si apre al pubblico e ai cittadini e ai giovani. Paolo Truzzu, Sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Cagliari, si è riferito al filmato illustrativo presentato all’inizio dell’evento, sottolineando come la Banca d’Italia si occupi di così tante cose e così complesse, e come quante persone lavorino alle tante funzioni che la banca centrale italiana svolge per i cittadini. Ha ricordato l’importanza della parola fiducia, fondamentale per la moneta ma anche per le istituzioni e per i progetti che caratterizzano anche un ente come il Comune, inclusi quelli legati al Pnrr. Dopo la presentazione dei risultati del sondaggio proposto al pubblico in sala, è seguita una tavola rotonda, moderata da Paola Ansuini, in cui si è andati al nocciolo del tema dell’incontro. Roberto Torrini, Capo Servizio Struttura economica della Banca d’Italia, ha ricordato tutte le attività svolte dalla Banca nel campo della ricerca economica, che coinvolgono non solo le pubblicazioni economiche e statistiche, ma anche le analisi al servizio della politica monetaria. Fare ricerca in questo campo significa affrontare temi globali (come ad es. è stata la pandemia), europei, nazionali e locali. Il polso dell’economia che si “tasta” riguarda sia la prospettiva a breve, quasi giorno per giorno, sia un’analisi che guarda al lungo periodo, per capire cosa fare nel tempo per migliorare le politiche pubbliche nella lunga distanza, appunto. Ha poi commentato i dati emersi dal sondaggio, ricordando i risultati positivi raggiunti dall’economia italiana, soprattutto nella ripresa post-pandemica, che ha visto l’Italia crescere di più rispetto alle grandi economie europee. E alla base di questo rimbalzo c’è stata la fiducia di cui si è parlato oggi. Certo il quadro è complesso, con l’inflazione e le incertezze della situazione globale, e c’è un rallentamento della crescita ma è pur sempre un dato di crescita positivo. Bisogna rafforzare la crescita per evitare di tornare a un livello di produttività stagnante del periodo pre-Covid, sia per dare continuità e forza a questa uscita dalla crisi, sia per aumentare il benessere dei cittadini superando l’elemento di fragilità che è il debito pubblico. Ha poi ricordato il ruolo e l’importanza del Pnrr, per la responsabilità dell’Europa e dell’Italia in questo progetto di sviluppo senza precedenti: fallire significherebbe incrinare quella fiducia e mettere in crisi il progetto europeo, che si è costruito appunto sulla fiducia nel futuro. Di finanza e di banche ha parlato Riccardo De Lisa, Professore di Economia degli intermediari finanziari dell’Università degli Studi di Cagliari, ricordando il ruolo cruciale delle banche nel sistema finanziario e sull’economia reale: le banche sono il carburante per le imprese e per le famiglie per lo sviluppo. Ma sono anche i canali attraverso cui passano i pagamenti e con i quali dunque si distribuiscono le risorse. Se il sistema finanziario funziona l’economia reale tiene molto bene e cresce. Ed è vero anche il contrario. Quindi le banche sono cruciali per la crescita e quindi secondo De Lisa l’attività bancaria ci sarà sempre. Gli utenti dei servizi bancari sono al sicuro grazie ai fondi di tutela, uno delle Bcc l’altro per le altre banche, che ci invidiano nel mondo, perché tutelano i risparmiatori in caso di crisi delle banche, ha detto De Lisa. Negli ultimi anni sono stati protetti i risparmiatori con fondi pari a 3 miliardi, che hanno protetto depositi per 30 miliardi, perché abbiamo un effetto moltiplicatore. Naturalmente accanto alla risoluzione c’è l’attività di supervisione, che svolge la Banca d’Italia, per controllare e prevenire situazioni di crisi. Aumentare la consapevolezza finanziaria aiuta molto nel far comprendere queste situazioni: solo 3 italiani su 10 hanno nozioni di base di finanza, e quindi è importante dare alle persone strumenti per migliorare la propria consapevolezza finanziaria e la comprensione di ciò che chi deve gestire il loro patrimonio – le banche – può effettivamente fare per loro. Maurizio De Pascale, Presidente di Confindustria Sardegna e Presidente Camera di Commercio Cagliari-Oristano, si è concentrato sul tastare il polso dell’economia attraverso alcuni dati. Ha illustrato dati demografici della regione, che vede un rapporto di 253 anziani ogni 100 giovani e un’età media della popolazione di 48 anni. E poi dati economici: la Sardegna è la 177ma regione tra quelle europee con un reddito medio per abitante di 20.000 euro. L’indice di competitività sulla salute è il più alto, la Sardegna e l’Italia sono al massimo del livello europeo, mentre siamo indietro sul posizionamento tecnologico e sull’istruzione, ha detto De Pascale. Non vanno bene nemmeno gli investimenti, che sono i più bassi in Italia nel settore privato, ovvero il 15%. Alcuni dati positivi: la percentuale sull’occupazione femminile è più alta che nel resto d’Italia, soprattutto tra le lavoratrici autonome: in Sardegna c’è voglia di fare, ha detto De Pascale. E anche sul fronte dell’occupazione maschile i dati sono positivi, in tre settori chiave come energia, trasporti e infrastrutture. Per l’energia ha portato l’esempio del gas naturale distribuito attraverso i rigassificatori, che è un passaggio intermedio verso l’obiettivo energetico che dovrà essere per il futuro quello dell’idrogeno. Ha fatto poi presente la questione dell’inflazione, che essendo di natura esogena, andrebbe combattuta secondo De Pascale, con misure nuove per favorire la ripresa. È poi stato il momento delle domande dal pubblico, sui vari temi toccati durante l’incontro, tra cui diseguaglianze, ruolo delle istituzioni e della Banca d’Italia, l’educazione finanziaria, le prospettive economiche per la Sardegna. Per conoscere meglio l’intero programma basta consultare il sito www.economiapertutti.it e scaricare il programma. È possibile prenotarsi ai link che si trovano nel programma o mediante i QR code.