Cosciotti (Roma 3): "Venire qui significa toccare con mano cosa vuol dire fare ricerca"
Roma, 21 ott. (Adnkronos) - "Abbiamo voluto portare in questo ambiente tutti i nostri mondi, quelli che studiamo nel nostro dipartimento per far capire e far scendere la gente e trasmettergli la nostra voglia di scoprire i pianeti con le loro lune ghiacciate e i loro misteri ancora da risolvere. Abbiamo studiato molto la nostra Terra e capito molte cose ma ce ne sono ancora molte da scoprire, e grazie alle stesse tecniche con cui abbiamo studiato la Terra vogliamo studiare gli altri mondi del nostro sistema solare". Ad affermarlo è Barbara Cosciotti, Ricercatrice Matematica e Fisica Università Roma Tre a margine di Maker Faire Rome, il più grande evento europeo sull'innovazione tenutosi alla Nuova Fiera di Roma.
“Alla base di tutte le missioni spaziali come filo conduttore c'è la ricerca dell'acqua. L'acqua come elemento vitale - sottolinea - è alla base di tutti i processi metabolici, se c'è acqua allo stato liquido c'è vita. La maggior parte delle missioni ci vede coinvolti perché noi, in quanto laboratorio di Fisica della Terra e dei pianeti, studiamo le caratteristiche elettriche di materiali che simulano la superficie di questi pianeti. Alla base di queste proprietà elettriche c'é la possibilità di stimare le performance dei radar che vengono usati per investigare questi pianeti. Quando l'uomo non può andare fisicamente su questi pianeti, l'unico modo che abbiamo è studiarli da lontano e il radar è una delle tecniche di investigazione geo fisica più utilizzate ed efficienti per farci capire qual è la struttura interna della sotto superficie. La passione per questo mondo è aumentata, giovani e ragazzi si fermano interessati, venire qui è toccare con mano cosa vuol dire fare ricerca per questi nuovi mondi".