(Adnkronos Salute) - Le nuove principali sfide della scuola italiana sono strettamente connesse all'innovazione tecnologica. In particolare l'evoluzione del sistema formativo del nostro Paese deve aprirsi maggiormente alla didattica digitale e all'intelligenza artificiale, ma sempre preservando l'aspetto umano della scuola. Questo, in sintesi, il pensiero espresso dal Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenuto a Catania nel corso dell'edizione siciliana della manifestazione Didacta Italia, il più importante evento fieristico incentrato sull'evoluzione del mondo della scuola. Il Ministro ha anche dichiarato: “Per avere un futuro la scuola deve mettere al centro l'innovazione tecnologica. La vera sfida della politica è governare questo processo all'interno di una visione strategica che non può prescindere dal ruolo fondamentale dei docenti e dal discorso di umanizzazione, che è il nucleo essenziale della scuola”. L'utilizzo delle nuove tecnologie e della digitalizzazione, se opportunamente gestite, può infatti agevolare il lavoro di tutti coloro che operano nel mondo della scuola, oltre che degli studenti e delle loro famiglie. In particolare, tecnologie come l'AI possono essere utili a potenziare e personalizzare i percorsi formativi degli studenti a partire dai dati raccolti circa le singole abilità e personalità, oltre che dall'analisi dei risultati del percorso scolastico. L'impegno del Governo riguardo l'introduzione della digitalizzazione nelle scuole si focalizza in particolar modo verso gli istituti del Mezzogiorno, che non di rado risultano in ritardo proprio rispetto all'innovazione, anche attraverso lo stanziamento di 325 milioni di euro dell'Agenda Sud. Senza dimenticare i finanziamenti previsti dal PNRR che ammontano a 2,1 miliardi di euro destinati allo sviluppo di ambienti e laboratori digitali. Sempre con riferimento al PNRR, ad agosto 2023, il Ministro dell'Istruzione ha firmato un decreto che prevede ulteriori 8 milioni di euro alle scuole per investimenti nella didattica digitale integrata e per la formazione del personale scolastico all'utilizzo dei nuovi strumenti. L'obiettivo è di potenziare le competenze digitali sia negli studenti che nei docenti. Il decreto ministeriale rientra nel percorso di avvicinamento al target europeo che prevede la formazione di 650 mila tra docenti, dirigenti scolastici e personale amministrativo, l'avvio di 20 mila corsi di formazione e il coinvolgimento di 8 mila istituzioni scolastiche entro il 31 dicembre 2024.