Tutti pazzi per le castagne, frutto simbolo dell'autunno
(AdnKronos) - La qualità delle castagne italiane, frutto simbolo dell'autunno, si conferma al top. E nonostante il crollo della produzione, i consumatori amano questo prodotto. Alla 'Sagra delle Castagne di Marradi', in provincia di Firenze, si sono registrate presenze record: oltre 30mila persone soltanto nelle prime tre domeniche di ottobre, hanno voluto assaggiare il celebre 'Marron Buono' ma anche la torta di marroni. Un vero e proprio successo, come riferisce all'Adnkronos il sindaco Tommaso Triberti, nonostante quest'anno si sia registrato il minimo storico nella raccolta, per colpa di un insetto di provenienza cinese, comparso in Italia nel 2002, che ormai da anni assedia le nostre castagne. Si tratta della Cinipide del castagno: una vespa che punge i germogli e depone le uova nella pianta. "Gli agricoltori però - assicura il sindaco - hanno venduto solo prodotto locale e non hanno preso in giro i consumatori".
Solo pochi giorni fa la Coldiretti aveva lanciato l'allarme: la raccolta di castagne è scesa per la prima volta sotto le 18mila tonnellate, circa un terzo di quelle raccolte dieci anni fa. Il record raggiunto nel 1911 di 829mila tonnellate sembra ormai inimmaginabile. Per combattere la Cinipide del castagno ci si affida soprattutto alla lotta biologica, diffondendo l'insetto 'antagonista', il Torymus sinensis, che mangia le larve della Cinipide. Per vederne i primi effetti positivi però, occorre aspettare anni. E nel frattempo, con il crollo della produzione italiana, c'è il rischio di ritrovare sui nostri piatti castagne importate dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia o dalla Slovenia. Come segnala Coldiretti, infatti, negli ultimi anni le importazioni sono quasi raddoppiate, passando dai 38,7 milioni di euro del 2012 ai 67 milioni di euro del 2013. E con il sistema di etichettatura europeo, gli italiani rischiano quasi nella metà dei casi di mangiare castagne importate, convinti di gustare una prelibatezza del Belpaese.
Nonostante le difficoltà dal punto di vista quantitativo, infatti, sul piano qualitativo le castagne italiane godono di un primato assoluto, certificato dalla presenza di 12 tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo. Quattro di queste si trovano in Toscana, a partire dal celebre Marrone del Mugello Igp, passando poi per il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp e la Farina di Neccio della Garfagnana Dop. Proprio nei giorni scorsi, le castagne toscane sono state promosse anche in ambito scientifico. Secondo una ricerca dell'Università di Firenze, rilanciata anche dalla rivista internazionale 'Food and Function' della Royal Society of Chemistry, castagne e marroni della Toscana svolgono un importante ruolo nella prevenzione dell'atrofia muscolare, legata sia all'invecchiamento che a malattie di origine virale o tumorale.