Roma, 29 ott. (AdnKronos) - L'aula del Senato ha approvato il ddl che riforma il reato di diffamazione. Il provvedimento, che ha ottenuto 170 voti a favore, 10 contrari e 47 astensioni, passa ora all'esame della Camera. Sel annuncia voto contrario - Nel corso della discussione, Sel ha annunciato il voto contrario. "Siamo costretti a votare contro la legge sulla diffamazione a mezzo stampa, pur consapevoli dell'importanza e dell'urgenza di affrontare il problema, bisogna però coniugare la tutela delle persone con la difesa della libertà di stampa", ha detto in aula a palazzo Madama il senatore di Sel Peppe De Cristofaro. "Purtroppo questa legge presenta aspetti punitivi ed intimidatori - ha sottolineato -. È senzaltro molto positivo aver cancellato la pena detentiva per i giornalisti, tuttavia le sanzioni pecuniarie costituiscono un'arma di ricatto forse ancor più temibile, soprattutto per i giornalisti precari e freelance non legati ai grandi gruppi editoriali. E' inoltre insensato l'obbligo di rettifica senza diritto di controreplica da parte del giornalista presunto diffamatore". Libertà di coscienza per Gal - Il senatore Vincenzo D'Anna, vicepresidente vicario del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, ha annunciato in Aula che il gruppo Gal avrebbe votato "all'insegna del liberalismo assoluto secondo coscienza" e che lui personalmente si sarebbe astenuto "perché questo provvedimento, con queste sanzioni così onerose, fa un'indebita pressione sulla libertà di stampa".