Frecciatine e battute sui rispettivi genitori, è scontro all'ultimo tweet tra Leonard Trierweiler e Louis Sarkozy
Parigi, 5 nov. (AdnKronos) - E' una battaglia senza esclusione di colpi quella che si consuma ormai da alcuni mesi sui social network tra il figlio della ex première dame di Valerie Trierweiler, Leonard, e quello dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, Louis. Uno scontro fatto di frecciatine, prese in giro, allusioni ironiche ai rispettivi genitori, che dimostra, sottolinea oggi il New York Times, come sia difficile essere teenager, soprattutto se figlio di un ex presidente o di una ex first lady, e per di più nell'era Twitter, che moltiplica e propaga ogni scatto d'ira o paura adolescenziale.
A luglio 2014 si erano già beccati, in occasione dei mondiali di calcio, quando il figlio di Sarkò commentava la partita Germania-Brasile, persa 7-1 dalla Selecao , parlando di 'genocidio brasiliano'. Immediata la replica di Trierweiler Jr, che sottolineava l'infelice uscita invitando il suo autore a lasciar stare twitter e tornare a pescare cernie.
Poi, a settembre, era stato il ritorno in politica di Nicolas Sarkozy il bersaglio dell'ironia di Léonard, che allude all'impegno del presidente cosiddetto 'bling-bling' di riformare da capo a piedi l'Ump chiedendosi: "Nicolas Sarkozy ha cambiato...Rolex?.
Una delle polemiche che li ha visti protagonisti è scoppiata a seguito della pubblicazione di un articolo di un settimanale ultraconservatore che ha accusato il figlio della ex compagna di Francois Hollande di risiedere ancora all'Eliseo. Leonard ha risposto ironicamente dicendo ad esempio che sì, era vero, e nei corridoi incontrava Mazarine Pingeot (la figlia di Mitterrand) o che il presidente veniva a rimboccargli le coperte la sera. L'altro ha retweettato il suo messaggio, commentandolo negativamente, e lo scambio tra i due ragazzi è andato avanti con battute e prese in giro estese ai genitori dell'uno e dell'altro, sulle spese fatte per la ex première dame all'Eliseo, sull'ortografia nei tweet di Louis Sarkozy, che replicava facendo allusione alle critiche mosse a questo proposito da alcuni al libro di Valerie Trierweiler. E non c'è aria di tregua.