Pili porta il caso in parlamento, 'Alfano chieda scusa' Nuoro, 5 nov. (AdnKronos) - Monta la protesta, in Sardegna e non solo, dopo la 'gaffe' dei carabinieri di Viterbo, che nello scegliere il nome dell'operazione eseguita due giorni fa contro una banda di criminali sardi attiva nel nord del Lazio, hanno chiamato in causa i Mamuthones, le tradizionali maschere del carnevale barbaricino. Indignazione generale a Mamoiada (Nuoro), il paese dei Mamuthones. “Si è usato il nome dei Mamuthones in maniera inappropriata e questo non va bene”, ha detto Antonio Mele, presidente della Pro Loco di Mamoiada. Il sindaco Graziano Deiana si dice certo "che tutto sarà chiarito” e ricorda i personaggi illustri che sono stati insigniti del premio ‘Mamuthone’: da Francesco Cossiga a Gianfranco Zola, Enrico Fresu, la cooperante rapita in Sharawi Rossella Urru, l’archeologo e accademico dei Lincei Giovanni Lilliu. Il deputato di Unidos Mauro Pili però va oltre e porta il caso in Parlamento chiamando direttamente in causa il ministro degli Interni, Angelino Alfano: “Chiunque abbia attribuito ad un’operazione di lotta alla criminalità il nome di Operazione Mamuthones ha offeso la Sardegna e i sardi. Il ministro dell’Interno deve chiedere scusa. Non si possono infangare nobili e storiche tradizioni popolari della Sardegna denominando in questo modo operazioni contro la criminalità". “L'origine dei Mamuthones - prosegue Pili - non ha niente a che vedere con l’associazione fatta ieri con l’arresto di diversi malviventi e chiunque abbia avuto quella malsana idea di denominare in chiave sarda quell’operazione deve chiedere pubblicamente scusa. Sono fatti esecrabili che non possono essere tollerati e che vanno immediatamente stigmatizzati”.