L'allarme di Cifaldi: ''Possono fare di tutto e sono difficili da vedere". Produttore: parroco ne ha chiesto uno per togliere ragnatele dalla chiesa Roma, 12 nov. (AdnKronos) - Droni 'spazzini' da usare in chiesa per togliere le ragnatele ad altezze improbabili, da utilizzare per le riprese cinematografiche o nei vigneti per dare il fertilizzante. Nati per un utilizzo militare questi velivoli hanno trovato utilizzi sempre diversi tanto che per la loro presenza massiccia in futuro si prevede anche un possibile problema di traffico aereo. "Per ora non c'è, ma non lo escludo in futuro. Dovremo trovare il modo di evitare che si scontrino - dice all'Adnkronos Carmine Cifaldi, direttore Regolazione Navigabilità Enac - ma a preoccuparmi di più è l'uso improprio. Alcuni droni sono molto piccoli, pesano anche solo cinquanta grammi, ma possono spiare e addirittura trasportare esplosivo. Possono fare di tutto e sono difficili da vedere. Come controllarli? Chi fa queste cose non chiede autorizzazioni, va e viene". Difficile dire quanti sono oggi i droni in Italia. "Si stima un centinaio con un utilizzo professionale - rivela all'Adnkronos Luciano Castro, presidente della Roma Drone Conference oggi a Roma - dall'agricoltura professionale ai soccorsi, dal monitoraggio ambientale alle riprese video". Per pilotare un drone professionale ci vuole un patentino e un'assicurazione di responsabilità civile verso terzi. "C'è l'obbligo di avere una polizza, ma è difficile controllare - dice all'Adnkronos Benito Pagnanelli, presidente della Pagnanelli Risk Solution -. Per la macchina ti fermano, con il drone come si fa? Difficile verificare. Agli assicuratori dico di non farsi troppe illusioni almeno per ora. Qui si parla per ora di cento, centocinquantamila euro di premi per il mercato italiano, per il futuro il discorso è molto diverso. Per alcuni assicuratori specializzati nel settore aviazione, anzi, potrebbe essere addirittura una perdita di volume premi perché, se il drone sostituirà l'elicottero, il premio potrebbe essere di molto inferiore e di conseguenza il guadagno". Per evitare rischi, a oggi è vietato sorvolare con un drone un centro cittadino nel nostro Paese. "La normativa vigente ha dispositivi di sicurezza molto stringenti - spiega all'Adnkronos Stefano Russo, settore Ricerca e Sviluppo di Italdron - il drone deve avere una sorta di paracadute e una specie di pilota automatico nel caso ci fosse un'avaria. Il costo? Poco meno di diecimila euro comprensivo di corso teorico di una trentina di ore e di pratica". Gli utilizzi dei droni sono i più disparati come le richieste. "Siamo stati chiamati anche dal parroco di una chiesa dell'Emilia Romagna - rivela Russo della Italdron - per creare un drone capace di spazzare le ragnatele anche negli angoli più alti della chiesa. Utilizzeremo uno spazzolone, dobbiamo solo capire come metterlo. E' possibile farlo? Certo, ci stiamo lavorando".