Cani contro cinghiali, Forestale scopre giro di combattimenti clandestini nel Pesarese
Organizzati in un'azienda agricola del pesarese - Denunciati sette proprietari di Dogo argentino
Roma, 14 nov. (AdnKronos) - Cani contro cinghiali, l'ultima frontiera del business dei combattimenti clandestini tra animali: è quanto emerge da un'indagine del Corpo Forestale dello Stato che ha portato alla denuncia di 7 persone per il reato di maltrattamento di animali. Tra i denunciati anche allevatori, proprietari di cani di razza Dogo argentino, residenti in Lombardia, Umbria e Marche, alcuni dei quali registravano i combattimenti con le telecamere e i cellulari.
L'inchiesta, diretta dalla Procura della Repubblica di Urbino, è durata sei mesi ed è stata condotta dal personale del Corpo forestale dello Stato dei Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale e Forestale di Pesaro Urbino, Perugia, Milano, Lecco, Pavia e dagli uomini del Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali di Roma. L’operazione ha portato ad una serie di perquisizioni a carico di alcuni allevatori, ripresi mentre addestravano cani che dilaniavano a morsi una femmina adulta di cinghiale, all’interno di un’azienda agricola in provincia di Pesaro-Urbino.
Nel video acquisito dalla Forestale (Guarda) sono stati identificati tre noti allevatori della razza da combattimento mentre incitavano i cani ad attaccare la preda, sfinita e sanguinante - che veniva bloccata e sorretta per le zampe posteriori da uno degli addestratori - mentre i cani proseguivano gli attacchi, serrando le mascelle sul cinghiale. Acquisito dalla Forestale anche tutto il materiale audiovisivo che documenta l'attività di addestramento degli animali. Sequestrati, durante le perquisizioni a carico degli indagati, tutti i cellulari, i computer, le telecamere e i supporti digitali potenzialmente utilizzati per registrare ed archiviare il materiale audiovisivo. I responsabili del giro di combattimenti clandestini rischiano la reclusione da uno a tre anni e multe fino a 160mila euro per il reato di maltrattamento, uccisione e combattimento fra animali.
Nel corso delle indagini i forestali hanno poi trovato un esemplare adulto di Dogo argentino con evidenti cicatrici recenti, "trattate chirurgicamente e compatibili con gli eventi documentati", rilevano gli investigatori. Il Dogo argentino e' un cane selezionato nella prima metà del '900, in Sud America, per cacciare cinghiali e puma: cane dalla grande potenza fisica, pacifico con gli esseri umani, ma dotato di grande istinto predatorio tale da renderlo spietato al cospetto di altre specie individuate come prede.
Le possenti mandibole del Dogo, una volta serrate sulle prede, "si aprono solo con utilizzo di appositi strumenti appuntiti", utilizzati dagli addestratori anche negli eventi documentati dal Corpo forestale dello Stato in Provincia di Pesaro.