Cav difende Nazareno e ribadisce no a soglia al 3% e premio lista. Poi tende mano ad Alfano, centrodestra deve riunirsi Roma, 15 nov. (AdnKronos) - Pacta servanda sunt. A Milano per la presentazione del libro dell'azzurra Michaela Biancofiore, Silvio Berlusconi assicura che continuerà a sostenere il patto del Nazareno per la ''governabilità del Paese'', ma invita Matteo Renzi a onorare gli accordi, perchè ''i patti si devono rispettare'' e ribadisce la sua contrarietà alle ''due proposte" sulla legge elettorale avanzate dal premier e concordate con la maggioranza: vale a dire, rivedere la soglia di sbarramento troppo bassa e accantonare il premio alla lista e non alla coalizione. Quello delle riforme, ''sarà un percorso lungo, speriamo di poterci arrivare'', avverte il leader azzurro in doppiopetto blu old style e grandi occhiali scuri per proteggere l'occhio sinistro da una fastidiosa uveite.La conferenza stampa è l'occasione per parlare anche del successore di Giorgio Napolitano al Colle: ''E' pensabile e augurabile che centrodestra e centrosinistra convergano per eleggere al Quirinale qualcuno che dia ad entrambi garanzie di saggezza e di equilibrio: lo dice la situazione dei numeri'' in Parlamento. Berlusconi guarda poi al futuro del centrodestra e tende la mano ad Angelino Alfano: ''Serve unità, le strade devono ricongiungersi. Credo che dopo le vicende personali che hanno provocato divisioni, si debba arrivare a un confronto tutti insieme per ragioni superiori''. La speranza, dice, è ''che in futuro ci sia una fusione e arrivi un leader maximo in cui tutti possano riconoscersi''. (Adnkronos) - Berlusconi non ha dubbi e si rivolge all'Ncd: è il momento di superare le incomprensioni e andare "uniti alle elezioni''. Questo è "una necessità, un dovere e un augurio". La ricostruzione della coalizione, naturalmente, spiega, passa per l'alleanza con la Lega: ''Non vedo difficoltà a congiungere i nostri movimenti, Fi e Carroccio, come in passato''. Il Cav assicura che tra lui e Umberto Bossi, c'è ''un'amicizia vera, lo vedo spesso'' e gli esprime gratitudine perché ''quando Salvini ha detto che voleva essere il leader del centrodestra Bossi ha detto 'no perché il leader è SBerlusconi". Salvini, sottolinea il presidente forzista, è ''molto simpatico, ha scelto un modo di rappresentarsi molto efficace'', lontano ''dalle complicazioni politiche". Ha un ''modo di fare che gli porta consensi tra gli animi più semplici" anche per questo "non credo che ci siano difficoltà a coniugare i nostri movimenti" con un'intesa elettorale. Berlusconi torna a parlare dei ''quattro colpi di Stato" e a denunciare la ''mancanza di democrazia oggi in Italia''. Poi si sofferma sul futuro di Forza Italia, rivendicandone la leadership: ''Cerco sempre qualcuno che possa continuare'' dopo di me alla guida del partito, ma ''non sono io che devo indicare il mio successore, è la gente che deve farlo credendoci''. E ''finora'' non c'è stato alcuno che abbia guadagnato tali ''consenso e trasporto'' per prendere il suo posto, anche se ''ci sono tanti bravi giovani dentro Fi''.