La poliziotta: "Così aiutiamo le vittime di violenza"
Roma, 24 nov. (AdnKronos) - La violenza sulle donne è "un fenomeno trasversale che coinvolge qualunque ceto sociale. E per fronteggiarlo richiede un impegno culturale ed educativo di tutta la società". Parola di Nunzia Alessandra Schilirò, dirigente della IV sezione (reati in danno dei minori, reati sessuali, contro le donne e le fasce vulnerabili) della squadra mobile della questura di Roma, che fa il punto con l'AdnKronos in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza delle donne.
"Noi cerchiamo di avere con le vittime un approccio 'specialistico' - sottolinea Schilirò-. Innanzitutto una donna che arriva in questura chiedendo aiuto ha la possibilità di scegliere 'empaticamente' con chi parlare tra i nostri operatori (uomini o donne), che hanno tutti ricevuto una formazione appropriata sia per quanto riguarda le modalità di approccio con le vittime, sia sui meccanismi della violenza". E' ovvio, aggiunge, che "sono necessari più incontri con la vittime di violenza" dalle quali, una volta creato "un rapporto empatico", si viene a conoscenza anche del suo pregresso: "spesso sono donne che hanno subito uno stillicidio quotidiano di soprusi", precisa Schilirò.
Schilirò sottolinea l'importanza della prevenzione nella lotta contro la violenza sulle donne: "Le nostre sezioni presso tutte le questure mirano anche a questo specifico lavoro, legato soprattutto all'eliminazione del pregiudizio". E spiega: "Molte donne vengono da noi non solo per fare denuncia ma per chiedere consigli quando magari hanno già avuto qualche segnale d'allarme" di quella che potrebbe essere una futura violenza.
E proprio la prevenzione è al centro della campagna 'La Polizia di Stato a difesa delle donne' (in collaborazione con le associazioni che si occupano del fenomeno) che si svolgerà domani per la Giornata Mondiale contro la violenza delle donne. "Le questure di diciotto città d'Italia (L'Aquila, Caserta, Cosenza, Matera, Modena, Udine Latina, Genova, Brescia, Pesaro, Foggia, Novara, Roma, Grosseto, Cagliari, Palermo, Perugia, Trento, Venezia) saranno aperte per informare i cittadini". Un momento per fare il punto della situazione ad un anno dall'entrata in vigore della legge 119/2013.
Schilirò definisce il nuovo quadro normativo introdotto con la legge sul femminicidio "efficace: sicuramente l'inasprimento delle pene ha fatto bene" ma "non basta" perché serve "un cambiamento culturale. La società non può più far finta di non sentire le urla che vengono dall'appartamento del vicino".