Ocse conferma la recessione dell'Italia. La crescita torna solo da metà 2015
Roma, 25 nov. (AdnKronos) - L'Ocse conferma la recessione dell'Italia. E avverte: la crescita potrà registrarsi solo dalla seconda metà del 2015. L'Economic outlook dell'organizzazione di Parigi certifica stima per il 2014 un pil in calo dello 0,4%. Nel 2015 il pil tornare a crescere dello 0,2% per poi raggiungere +1% nel 2016. Nel quarto trimestre il pil dell'Italia dovrebbe registrare un calo dello 0,5%. Nel quarto trimestre del 2015 e del 2016 dovrebbe registrare una progressione, rispettivamente, dello 0,8% e dell'1,1%.
Quindi, dopo aver registrato una contrazione per la maggior parte del 2014, l'economia italiana dovrebbe "tornare a crescere entro la metà del 2015 e accelerare un po' di più nel 2016".
Da Parigi arrivano indicazioni chiare. Partendo dalla premessa che "per sostenere la crescita economica, il governo ha appropriatamente ritardato il consolidamento fiscale ed ha completato alcuni passaggi iniziali del suo ampio programma di riforme strutturali". Ma anche che "il livello del debito pubblico molto alto rappresenta una significativa vulnerabilità". Per questo, "questo programma, accanto all'effettiva attuazione delle riforme già varate, va perseguito con determinazione per una crescita sostenibile più forte". E poi, con un miglioramento della crescita, l'Italia "dovrebbe destinare le maggiori entrate fiscali interamente alla riduzione del deficit".