un'accoglienza da autentico Paese partner per la missione imprenditoriale italiana Roma, 26 nov. (AdnKronos) - Non solo manifestazioni di interesse nei confronti di tutto ciò che è Italia ma soprattutto concreta disponibilità, da parte dei più alti livelli istituzionali locali, a tutte quelle riforme economiche ed amministrative, anche incisive, per rendere ancora più attraente la scelta imprenditoriale di produrre o anche di commercializzare in Vietnam. E', in estrema sintesi, quanto è emerso durante la Missione Italy-Vietnam 2014, che si chiude oggi a Ho Chi Minh City con la presentazione dei Parchi Industriali, organizzata da Governo, Confindustria, Rete imprese, Unioncamere, Abi e Ice. "Un'accoglienza da autentico Paese partner con una voglia di continuare su di un percorso di progressivo ed ulteriore rafforzamento delle relazioni commerciali", spiega Nunzio Bevilacqua, giurista d'impresa ed esperto economico, all'Adnkronos. L'Italia infatti e' uno dei principali partner commerciali del Vietnam tra i Paesi europei, con un interscambio che secondo gli ultimi dati ha superato i 2 miliardi di Euro. "Il Paese, con oltre 90 milioni di abitanti, non solo può rappresentare la più bilanciata piattaforma produttiva nel contesto dell'area di libero scambio dei dieci Stati Asean, ma credo saprà rispondere, con quella concretezza tanto desiderata dagli imprenditori in scouting di nuovi mercati dinamici economicamente ma stabili politicamente, alla necessità di un supporto agevolativo ritagliato sulle specifiche esigenze". Il focus della giornata ha fatto emergere le opportunità di investimento in Vietnam, di un Paese che attraverso una nuova formula di sviluppo ecosostenibile e dei suoi Parchi Industriali, ispirati alla semplificazione dell'attività d'impresa, si presenta competitivo ma anche focalizzato su formazione e servizi: un'integrazione di attività commerciali e residenziali per assicurare uno sviluppo sostenibile anche sul medio-lungo periodo. "C'è una incredibile voglia di 'italianità' ed una volontà di valorizzare, anche economicamente, tutto ciò che porta come distintivo 'Made in Italy'", conclude Bevilacqua.