Roma, 26 nov. (AdnKronos) - Raffaele Fitto non arretra. Al Comitato di presidenza di Forza Italia, riconvocato dopo la riunione di ieri alla quale l'europarlamentare azzurro non aveva potuto prender parte perchè impegnato a Strasburgo, elenca tutti i capi di accusa nei confronti del movimento, già anticipati lunedì scorso dopo la debacle alle elezioni regionali in Emilia e Calabria. La sconfitta, sottolinea, poteva essere immaginabile, ma la sua dimensione è enorme, deriva da errori fatti nella costruzione delle alleanze e nella scelta delle candidature. In Emilia siamo stati delle comparse, regalando la candidatura alla Lega di Matteo Salvini, senza averne discusso prima all'interno del partito. E proprio a proposito dei rapporti con il Carroccio, l'ex governatore della Puglia sconfessa Silvio Berlusconi, che ieri aveva prospettato uno schema con lui nelle vesti di regista e Salvini in quelle di centravanti. Ribadendo poi le critiche ripetute nelle ultime settimane per quanto riguarda i rapporti con il governo. Nè forza Renzi, nè forza Salvini... Non possiamo essere sempre gregari. Serve allora uno choc organizzativo e rimettere tutto in mano agli elettori per avere la partecipazione, altrimenti saranno i nostri alleati a trascinarci alle primarie. Noi dobbiamo anticiparli, per questo ho posto da mesi il tema delle primarie. Nel mirino di Fitto la linea politica di Forza Italia dell'ultimo anno: o schiacciati sul governo o troppo aggressivi, così confondiamo i nostri elettori. E' indispensabile invece rilanciare sui temi e i contenuti, a partire dall'economia. C'e' troppo 'renzologia' e troppa 'salvinologia' in giro. Commentiamo l'attività degli altri, anzichè essere protagonisti, avrebbe lamentato poi Fitto, ribadendo che il modello organizzativo del partito è un problema grandissimo.