Istituto raccomanda di continuare nella campagna vaccinale anti-influenzale Roma, 28 nov. (AdnKronos Salute) - Sono cinque i decessi sospetti dopo la somministrazione del vaccino anti-influenza: due in Sicilia nel Siracusano, uno in Molise, a Termoli, uno in Puglia, a Lecce, e uno in Toscana, a Prato, per il quale i primi accertamenti sembrerebbero escludere un legame tra il vaccino e il decesso. E anche Fabio Fichera, medico dell'uomo morto ad Augusta, in Sicilia, sembra escludere una correlazione con il vaccino: "Non ho certezze, ma tutto fa presumere una morte cardiaca. Non c'è stato shock anafilattico, le vie respiratorie erano libere". Ma, sottolinea Fichera, "solo i risultati dell'autopsia ci daranno qualche certezza". Il direttore dell'Agenzia italiana del farmaco, Luca Pani spiega a Sky, che "i primi risultati, sui campionamenti fatti dall'azienda e arrivati stamattina confermano che non ci sono stati difetti di produzione, altrimenti avremmo fatto un sequestro, non un divieto di utilizzo. Cosa che ci consente di raccogliere più dati". Gli eventi sottoposti a indagine, spiega Pani, "sono stati cardiovascolari, e potrebbero essere dovuti a malattie concomitanti". In ogni caso "abbiamo attivato una catena di sicurezza e di garanzia, ma i numeri non ci consentono al momento di affermare che c'è un rapporto rischio diretto con il vaccino, nè che ci sia una contaminazione". I lotti sono stati distribuiti solo alle Asl, non sono andati a nessuna farmacia territoriale, ha ricordato Pani. "I lotti assommano a 470 mila dosi, stiamo cercando di capire non tanto quante ne sono state distribuite, ma quante ne sono state somministrate: se avessimo certezza numerica che ne sono state somministrate 150 mila, ad esempio, e gli eventi restassero 4 ma anche 10 - aggiunge - è evidente che non ci sarebbe un rapporto di contaminazione, perché i numeri sarebbero migliaia". Intanto sarebbero in corso perquisizioni e controlli dei Carabinieri del Nas in Molise e in Sicilia, per verificare, a livello regionale, che siano state eseguite le corrette procedure di farmacovigilanza. L'Istituto superiore di sanità, in una nota, raccomanda fortemente di "continuare nella campagna vaccinale anti-influenzale, che ogni anno contribuisce a far superare la stagione invernale a milioni di persone, soprattutto anziani e soggetti nelle fasce di popolazione più fragili per le quali, senza vaccinazione, le complicazioni dell'infezione influenzale potrebbero essere gravi e, in molti casi, fatali". Niente allarmismi, dunque, e l'invito arriva anche da Pani: "Anche io ho fatto il vaccino Fluad un mese fa. Non dobbiamo creare allarme. Abbiamo deciso il divieto di utilizzo di due lotti, per un totale di 460 mila dosi. Ma si è trattato di un provvedimento cautelativo". D'accordo anche il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi: "Il ritiro cautelativo è giusto ma non creiamo il panico: ci si deve vaccinare altrimenti ci sono rischi di morte. Forse c'è stato un difetto di comunicazione. I vaccini sono sicuri".