Renzi sferza l'Europa: "Ci vuole più coraggio o diventa la Cenerentola del mondo"
(AdnKronos) - Il Piano Juncker va nella giusta direzione ma - se davvero vuole incidere sulla ripresa economica - deve essere rafforzato. E' il giudizio espresso dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenuto al Senato alla riunione plenaria della Conferenza degli Organi parlamentari specializzati negli Affari dell'Unione dei Parlamenti dell'Unione Europea (Cosac).
"Siamo profondamenti europeisti - ha dichiarato Renzi - ma dobbiamo dire che la direzione economica fin qui assunta non basta più. Il piano Juncker di 300 miliardi di euro, che per la verità sono qualcosa in meno, va nella direzione giusta come metodo perché prende atto della necessità di investire, anche se dovrà essere rafforzato e incoraggiato. Mi pare - ha aggiunto - ci sia ancora un po' di timidezza nell'accettare la sfida degli investimenti, come sfida cruciale".
Per il premier "o l'Europa cambia verso nella propria direzione economica, o rischia di diventare la Cenerentola dei Paesi globali".
"Il mondo - ha aggiunto Renzi - corre, anche se più piano rispetto a quanto potessimo immaginare; mentre l'Europa è in una fase di sostanziale stagnazione, a crescita quasi bloccata. Forse perché le politiche che abbiamo individuato andavano bene per contrastare la crisi ma non sono sufficienti a rilanciare il futuro".
"Quella che vogliamo - ha sottolineato - è un'Europa fedele al patto di stabilità, ricordando però che si chiama patto di stabilità e di crescita, ha un nome e un cognome. Noi non abbiamo la volontà di trasformare l'Europa nel nostro alibi, sappiamo che dobbiamo ultimare il processo di riforme avviato, ma vogliamo un'Europa diversa. E se non si cambia direzione nelle politiche economiche, non sarà un problema solo per l'Italia".