New York, 6 dic. (AdnKronos) - Ancora una volta negli Stati Uniti un grand jury sarà chiamato a decidere se perseguire un agente di polizia coinvolto nella morte di una persona di colore disarmata. La giuria si occuperà infatti del poliziotto che ha sparato e ucciso Akai Gurley , il ragazzo nero 28enne colpito al petto la notte del 20 novembre scorso, dopo essere entrato nella tromba delle scale del suo palazzo a Brooklyn. In centinaia, ieri, sono scesi per le strade di New York, manifestando in un negozio di Macy, alla Grand Central Station e in un Apple Store. Un corteo ha sfilato lungo la Fifth Avenue e a Manhattan con diversi striscioni, tra cui quello con la scritta "non posso respirare". Il riferimento è alle parole di Eric Garner, il 43enne di colore malato di asma morto a seguito di un tentativo di arresto da parte di un poliziotto bianco che, tre giorni fa, il grand jury di Staten Island ha deciso di non incriminare. E il mese scorso è stato assolto anche Darren Wilson, l'agente di polizia che il 9 agosto scorso sparò e uccise il 18enne afroamericano Michael Brown a Ferguson, in Missouri. Numerose le proteste in tutti gli Stati Uniti da ieri: attivisti hanno marciato nel centro di Miami, in Florida, chiudendo la strada che collega la città a Miami Beach; in centinaia a Providence, Rhode Island, hanno bloccato la Interstate 95; una folla ha marciato verso il palazzo di giustizia a New Haven, nel Connecticut; e ancora, a Minneapolis alcuni manifestanti hanno bloccato il traffico sdraiandosi in mezzo alla strada. Le proteste si sono estese poi anche in altre città tra cui Chicago, Washington, Denver e Boston.