Salvini porta il presepe nella scuola di Bergamo, applausi da Udc e Ncd
Milano, 6 dic. (AdnKronos) - Un presepe per gli studenti della scuola De Amicis a Bergamo. A regalarlo è il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini che nel pomeriggio è andato nel capoluogo orobico per 'bacchettare' il preside che "vuole togliere ai bambini la gioia del Natale". Per il leader del Carroccio è "incredibile come certa gente, che dovrebbe 'educare', si vergogni non tanto della nostra religione, ma delle nostre tradizioni, della nostra cultura, della nostra identità. Certa gente per me - scrive sulla sua pagina Facebook - non dovrebbe mettere piede in una scuola".
Il collega di partito e vice presidente del Senato, Roberto Calderoli, annuncia: "porterò anche il mio presepe personale e voglio vedere se qualcuno potrà o riuscirà ad impedirmelo". Un'iniziativa che trova consensi bipartisan. Secondo il senatore De Poli (Udc) "le religioni si possono rispettare anche facendo il presepe. Nella scuola di Bergamo va lasciato: non offende nessuno. Gesù non divide ma unisce", dice via Twitter. "Il crocifisso così come appunto il presepe fanno parte della nostra identità culturale. Non sono solo simboli da 'esporre' come se fossero le bandiere di una religione contro l'altra".
E per la deputata Ncd Barbara Saltamartini "la lenta ma inesorabile volontà di volerci privare della nostra identità è un'inaccettabile discriminazione al contrario fatta a danno di tutti noi italiani. Sono dalla parte di tutti quei genitori che si sentono discriminati dalla decisione di vietare il presepe tra i banchi di scuola dei propri figli. L'integrazione non ha niente a che fare con la cancellazione delle nostre tradizioni e la nostra cultura". Una scuola "'senza presepe', 'con le occupazioni' e 'l'insegnamento di teorie di gender'. E' questa la nuova scuola? Sì al presepe", scrive invece su Twitter il deputato Ncd Alessandro Pagano.