Svolta storica nelle relazioni Usa-Cuba. Obama e Castro ringraziano il Papa
L'Avana, 17 dic. (Adnkronos) - - Svolta storica nelle relazioni tra Usa e Cuba. Ad annunciarlo il presidente Usa Barack Obama e quello cubano Raul Castro in due discorsi andati in onda in contemporanea dopo il rilascio del tecnico americano Alan Gross, detenuto per cinque anni a Cuba.
In 50 anni l'"isolamento non ha funzionato", ha sottolineato Obama annunciando l'avvio di nuove relazioni con Cuba. Gli Stati Uniti metteranno "fine ad un approccio datato" con Cuba allentando il regime delle sanzioni, ha spiegato. Quindi il ringraziamento a Papa Francesco. "Ringrazio sua Santità Papa Francesco per i suoi sforzi perché il mondo appaia come deve essere", ha detto Obama.
Anche Castro si è rivolto al Pontefice: "Ringrazio l'appoggio del Vaticano e di Papa Francesco per aver contribuito a migliorare i rapporti tra Usa e Stati Uniti". Cuba e gli Stati Uniti "sono d'accordo nel ristabilire tra loro le relazioni diplomatiche".
Da parte sua il Papa ha espresso "vivo compiacimento per la storica decisione dei Governi degli Stati Uniti d’America e di Cuba di stabilire relazioni diplomatiche, al fine di superare, nell’interesse dei rispettivi cittadini, le difficoltà che hanno segnato la loro storia recente". "Nel corso degli ultimi mesi - fa sapere una nota della Segreteria di Stato vaticana - il Santo Padre Francesco ha scritto al Presidente della Repubblica di Cuba, Raúl Castro, ed al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per invitarli a risolvere questioni umanitarie d’interesse comune, tra le quali la situazione di alcuni detenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra le due parti". La Santa Sede, prosegue ancora la nota, "accogliendo in Vaticano, nello scorso mese di ottobre, le delegazioni dei due Paesi, ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire un dialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturite soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti". "La Santa Sede continuerà ad assicurare il proprio appoggio alle iniziative che le due Nazioni intraprenderanno per incrementare le relazioni bilaterali e favorire il benessere dei rispettivi cittadini", assicura la nota.
Prima dell'annuncio storico era arrivata la notizia del rilascio, dopo cinque anni di detenzione a Cuba, del tecnico americano Alan Gross, arrestato nel 2009 mentre lavorava per conto di UsaAid, la cooperazione statunitense, ad un progetto per facilitare l'accesso ad Internet nelle piccole comunità del paese. Le condizioni fisiche e psicologiche del 65enne ebreo americano erano andate deteriorandosi negli ultimi tempi. Nel mese di aprile scorso Gross aveva fatto uno sciopero della fame di 9 giorni e a maggio, dopo aver compiuto il suo 65mo compleanno in carcere, aveva annunciato ai suoi visitatori che non avrebbe resistito chiuso dietro le sbarre fino al giorno del suo successivo compleanno. Il mese successivo la moglie Judy Gross e il suo legale avevano lanciato l'allarme sulle condizioni del detenuto: l'avvocato Scott Gilbert aveva detto di temere che il suo assistito volesse togliersi la vita.