diplomatici criticano a NyPost la serie tv, rappresenta il Pakistan come un inferno pieno di terroristi Washington, 27 dic. (AdnKronos) - Ai diplomatici pachistani negli Stati Uniti non è piaciuta affatto la quarta serie di Homeland che rappresenta il loro paese come "un inferno" brutto, sporco e pieno di terroristi. E, scrive oggi il New York Post, hanno protestato direttamente con i produttori della popolare e premiata serie televisiva che ha per protagonista l'agente della Cia Carrie Mathison, interpretata da Claire Danes, che appunto nell'ultima stagione è capo stazione dell'agenzia ad Islamabad. Dove deve fare i conti con un Isi, il servizio segreto pachistano, che esplicitamente fiancheggia i talebani. "Denigrare un paese che è uno stretto partner ed alleato degli Stati Uniti, è negativo non solo per gli interessi di sicurezza nazionale americani ma anche del popolo americano", ha affermato al giornale newyorkese il portavoce dell'ambasciata pachistana a Washington, Nadeem Hotiana. Ancora più severo il giudizio di altri diplomatici, che hanno parlato mantenendo l'anonimato: "le continue insinuazioni che l'intelligence pachistana sia complice nel proteggere i terroristi alle spese dei civili innocenti non solo è assurda ma è anche un insulto al sacrificio delle migliaia di militari pachistani caduti nella lotta al terrorismo". Ma ai diplomatici pachistani, che hanno guardato attentamente tutte e 12 le puntate della quarta stagione della serie che si è appena conclusa, ha dato fastidio non solo l'aspetto politico della trama, ma anche il modo in cui viene rappresentata la capitale pachistana. "Islamabad è un città tranquilla e pittoresca con belle montagne e molto verde - afferma uno dei diplomatici - in Homeland viene presentata come un inferno pauroso, una zona di guerra dove vi sono sparatorie ed esplosioni e corpi ovunque. Nulla più lontano dal vero". Completamente sbagliato anche il modo in cui i produttori hanno fatto parlare i personaggi pachistani, sia quando parlano inglese, come se fossero americani, che quando parlano urdu. "L'accento non è quello locale, e vengono usate parole assolutamente fuori contesto", affermano i più puristi. Insomma, ha concluso il portavoce dell'ambasciata, se i producer della serie avessero condotto "un po' più di ricerche sarebbe stato molto meglio".