Roma, 29 (AdnKronos) - Crisi, Jobs act, Quirinale, Italicum. Matteo Renzi a 360 gradi nella conferenza stampa di fine anno. ''L'Italia ce la farà'', dice con forza il premier paragonandosi ad Al Pacino in 'Ogni maledetta domenica' ("con il coach sempre a dire ai suoi che ce la possono fare"). E la parola per il 2015, sottolinea Renzi riferendosi alla situazione del Paese, "è ritmo, senso di cambiamento, urgenza". Non basta, comunque, "cambiare ritmo, bisogna cambiare l'umore degli italiani".

Esclude un eventuale effetto contagio della Grecia sull'Italia ("Siamo paesi profondamenti diversi, l'Italia ha condizioni economiche decisamente positive, ha il grande problema del debito, delle riforme e della mancanza di crescita, e su questo stiamo lavorando") e si dice "per niente preoccupato delle sfide che ha davanti l'Italia nel 2015''. Il nostro paese "non si cambia con uno schiocco di dita come Fonzie, ma con un lavoro sistematico". Orgoglioso di un governo "che ha fatto meno leggi e più riforme", Renzi è convinto che dall'Ilva a Meridiana "riusciremo non solo a rimettere in moto l'Italia ma a farla correre". Ed è fermo sulla corruzione: "Gli sconti si fanno al supermercato, non ai corrotti". Jobs act - ''Sono stato io'' a proporre di escludere dalle deleghe sulla riforma del lavoro il pubblico impiego, afferma il presidente del Consiglio spiegando che le norme sugli statali saranno nella riforma Madia. E alla domanda se sia giusto licenziare chi nella Pa "ruba o si assenta in modo vergognoso, la risposta è sì". Legge elettorale - "L'Italicum, con il capolista bloccato e la possibilità di preferenze, è "un Mattarellum con preferenze". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante la conferenza stampa di fine anno, mostrando un fac-simile di come potrà essere la scheda una volta approvata la nuova legge elettorale, definita dal premier "molto seria, molto tranquilla, molto semplice". "Il candidato di quel collegio lì è chiaramente riconoscibile in più c'è lo spazio per mettere due preferenze, un uomo e una donna. Io lo trovo un meccanismo di una semplicità impressionante". Quirinale - Il premier non si sbilancia sull'identikit dell'eventuale prossimo presidente della Repubblica. ''Quando ero piccolo c'era un gioco carino: 'Indovina chi'. Dovevi rispondere alle domande 'Ha il cappello? Porta i baffi?' È un gioco meraviglioso ma io non partecipo", sottolinea Renzi. Il presidente della Repubblica, aggiunge, "deve avere i requisiti previsti dalla Costituzione: ha funzioni tipicamente politiche con la 'p' maiuscola, anche se nel corso della storia'' ci sono stati diversi tecnici alla presidenza. "La legislatura dura fino al 2018, ci sono i numeri per eleggere il Presidente della Repubblica se e quando avverrà il passaggio necessario", sottolinea. Poi: "Sui rapporti tra Berlusconi e Prodi non sono in grado di rispondere". Spending review - "L'obiettivo del taglio delle partecipate da 8mila a mille c'è e sarà realizzato, ma verrà fatto in modo serio e senza spot", dice Renzi. Fisco - La 'local tax' sulla casa non partirà dal 2015, ma dal 2016. "No. Rischiavamo di fare confusione e quindi entrerà in vigore nel 2016", ha detto spiegando che le tasse "verranno pagate una volta l'anno: poi magari si piange per una settimana". Il piano Ue presentato dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker è "un primo passo ma non ancora sufficiente. Per il 2015 ci aspettiamo fatti'', aggiunge il premier. E specifica: "Chi vuol bene all'Europa sa che l'Europa oggi deve cambiare, chi dice che l'Europa va bene così com'è non sta facendo il bene nè del proprio Paese nè dell'Europa". Marò - Renzi si auspica che si possa portare a casa "il risultato in una logica di collaborazione e di dialogo con le autorità indiane". La vicenda, aggiunge, "è molto seria, molto difficile per ciò che è accaduto in passato", su cui "ciascuno di noi si tiene il proprio giudizio. L'India è un Paese amico e alleato dell'Italia", che "negli ultimi giorni, nelle ultime ore ha finalmente aperto un canale di confronto diretto anche con dichiarazioni ufficiali che noi abbiamo apprezzato". Norman Atlantic - Il premier ha introdotto la conferenza stampa esprimendo "orgoglio" per il lavoro strepitoso dei soccorritori della Norman Atlantic che ha permesso di evitare "un'ecatombe". Nel giro di qualche ora, afferma Renzi, "contiamo di terminare le operazioni di salvataggio" dal traghetto. "Sono sono stati rinvenuti altri quattro cadaveri" per cui "il computo delle vittime sale a cinque", aggiunge il premier precisando che "sono407 le persone recuperate. Sono rimaste a bordo 22 persone dell'equipaggio''.