Fuori programma di Papa Francesco nello Sri Lanka, visita un tempio buddista
Roma, 14 gen. (AdnKronos) - Fuori programma di Papa Francesco nel corso del viaggio nello Sri Lanka. Francesco si è recato in un tempio buddista. "Il Papa - ha spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi in un'intervista a Radio Vaticana - aveva incontrato all’aeroporto un autorevole rappresentate di una delle organizzazioni buddiste, che gli aveva detto che desiderava vederlo e che desiderava incontrarlo. Questo personaggio era anche venuto all’incontro interreligioso di ieri, insieme a tutti gli altri monaci buddisti che erano presenti".
Il Papa, ha spiegato ancora Lombardi, "ha colto la possibilità di questo tempo di questa sera per fare una rapida visita al centro, in cui c’è anche il tempio e anche la sala religiosa di preghiera di questa comunità buddista. E’ stato accolto con grande familiarità. Gli è stata spiegata bene la realtà di questo luogo di preghiera e gli è stato mostrato lo Stupa, che contiene reliquie e che è uno degli oggetti sacri che tengono nel tempio, davanti alla statua di Buddha; e lo hanno anche aperto per il Papa, cosa che avviene – sembra – una sola volta l’anno".
"Quindi è stata una apertura eccezionale in segno di rispetto, di onore, di amicizia per questa grande autorità religiosa che li ha visitati. Mentre aprivano questo contenitore delle reliquie, alcuni giovani monaci che era lì presenti – hanno recitato un canto, una preghiera con molta naturalezza e semplicità. E’ stato un momento breve, ma significativo della naturalezza vorrei dire, dello stile familiare con cui il Papa porta avanti i rapporti con le persone, anche delle altre religioni".
Lombardi ha raccontato ancora che il buddista "aveva esposta una bella fotografia con Papa Benedetto XVI: quindi si vede che è una persona che coltiva il dialogo con le altre religioni ed era stato in Vaticano in occasione di una udienza. C’era una bella foto sua, del 2007, con Papa Benedetto XVI… Quindi non era una persona nuova al rapporto amichevole con i cattolici".
Lombardi ha parlato anche della visita del Pontefice all'ex presidente dello Sri Lanka: "Siccome questo ex presidente aveva invitato il Papa a venire in Sri Lanka, era anche giusto e normale che desiderasse salutarlo e dargli un saluto di gratitudine per essere venuto e il suo compiacimento per la buona riuscita della visita. Quindi una visita di cortesia, molto semplice, abbastanza breve, ma che dà un senso anche di armonia, di serenità per il fatto di questo cambiamento che probabilmente non molti prevedevano".
"Si è svolto in modo così pacifico e così rispettabile - ha aggiunto - che è un segno certamente di maturità anche per la democrazia e per il Paese dello Sri Lanka e dei suoi responsabili: quindi credo che questo incontro sia un elemento per la popolazione dello Sri Lanka che in gran parte avevano votato anche per questo presidente. Un segno positivo".
Il Papa ha incontrato anche i vescovi dello Sri Lanka. "Ha voluto andare, - ha spiegato padre Lombardi - perché non c’era andato ieri, all’arcivescovado. Era in programma ieri mattina, poco dopo l’arrivo, una visita all’arcivescovado per un incontro con tutti i vescovi del Paese e il pranzo con loro: in realtà, poiché il viaggio era stato lungo e sotto il sole, il Papa era stanco e il tempo era ridotto, aveva preferito riposare per essere poi invece in forma per gli incontri del pomeriggio. Cosa che, infatti, è avvenuta…"
"Ma questa sera, che il Papa stava molto bene al termine della giornata - ha riferito - ha voluto recuperare anche con un atto di amicizia, di simpatia questa visita ai vescovi. In realtà i vescovi stavano tornando da Madhu, dal nord del Paese, e avevano avuto problemi perché erano partiti tardi e c’era già l’oscurità, quindi sono arrivati con ritardo: sono loro, questa volta, che hanno fatto aspettare il Papa… E’ stato un incontro breve, ma cordiale e simpatico".
C'è stata anche una colletta dei fedeli per il Papa di 70 mila dollari, come ha raccontato ancora il portavoce vaticano. "Raccolti - ha osservato - dai fedeli proprio come segno di attenzione a questo impegno del Papa per i poveri. La solidarietà fra i poveri, tramite la figura del Papa. E Francesco ha dato al cardinale un antico documento, molto interessante, che riguarda la storia della Chiesa dello Sri Lanka: un decreto del re di Kandy, che era il re buddista al centro dell’isola, che autorizzava il superiore della Congregazione dell’Oratorio del tempo, quella di San Giuseppe Vaz, ad annunciare il Vangelo, a costruire chiese e autorizzava i buddisti del suo regno a convertirsi anche al cristianesimo".