(AdnKronos) - ''Grazie Presidente''. Pochi secondi dopo la formalizzazione delle dimissioni di Giorgio Napolitano, è arrivato il tweet del premier Matteo Renzi, che ha coniato un hashtag ad hoc (TUTTE LE NOTIZIE DELLO SPECIALE).

Renzi ha reso omaggio alla figura di Napolitano, per quello che ha fatto in questo lungo periodo al Colle. ''Deve richiamare e richiede gratitudine, emozione e commozione rispetto a quello che ha fatto in 9 anni. Ci sono stati momenti delicati nella tenuta delle istituzioni in cui Napolitano ha dimostrato l'intelligenza e l'abilità politica che tutti gli riconoscono''. Ora si apre la partita per il nuovo capo dello Stato. La data per la prima seduta del Parlamento in seduta comune è stata già fissata a giovedì 29 gennaio alle 15. ''Ragionevolmente a fine mese'' avremo il nuovo presidente della Repubblica, assicura Renzi alla presentazione di un libro. ''Ora non serve una discussione sui nomi, diventerebbe ridicolo. Ora discutiamo del profilo: un grande arbitro che aiuterà il Paese a crescere, custode e garante dell'identità nazionale. Stavolta non possiamo fallire''. Si tratta, aggiunge, di una ''scelta di grande responsabilità, stiamo discutendo delle istituzioni non di una scelta singola. Abbiamo bisogno di delegati e parlamentari che abbiamo questo senso istituzionale, che non si spaventino di pressioni anche su twitter". E sul nuovo inquilino del Colle interviene Pier Luigi Bersani, rispondendo a chi gli domanda se bisognerà attendere il quarto scrutinio, quando il quorum sarà più basso. ''Se c'è la volontà di arrivare a un'intesa con tutti, che sia con tutti, perché aspettare la quarta votazione e lasciar perdere la prima, la seconda e la terza?" dice Bersani.