No della Consulta al referendum sulla riforma Fornero, il 'vaffa' di Salvini: ''Questo paese mi fa schifo''
l'ex ministro, ora possibile un confronto pacato
Roma, 20 gen. (AdnKronos) - La Corte costituzionale boccia il referendum chiesto dalla Lega sulla riforma Fornero delle pensioni varata nel 2012. Non è ammissibile, fanno sapere dalla Consulta, rinviando ai prossimi giorni la pubblicazione delle motivazioni della sentenza. Una decisione che scatena le reazioni del Carroccio, per bocca del segretario Matteo Salvini, che non le manda a dire: "Questa Italia mi fa schifo. E' una infamata nei confronti di milioni di italiani che non arrivano a fine mese. Altro che legge elettorale...Oggi muore la democrazia, vaffanculo. Ma non finisce qui".
Di tutt'altro tenore il commento dell'ex ministro Elsa Fornero, artefice della riforma, che giudica la scelta dei giudici "positiva". Anche perchè, aggiunge, il "Paese è maturo per rivedere le leggi del passato, una revisione che deve avvenire con animo pacato e senza asperità". Parole che suscitano la controreplica di Salvini: "Vergognati e taci. Che schifo".
"La bocciatura del referendum -commenta invece Maurizio Sacconi, capogruppo di Area popolare al Senato ed ex ministro del Welfare- era scontata perché è evidente che non si possono sottoporre a referendum tasse e prestazioni pubbliche. Non avevamo bisogno della minaccia referendaria per sapere di dover correggere la legge Fornero, in modo che il sistema diventi più flessibile e più comprensivo dei concreti bisogni delle persone, soprattutto in età avanzata".