Torino, 21 gen. (AdnKronos) - Invece di spostarsi dalla Sicilia a Torino per effettuare le visite del lavoro nelle aziende che aveva preso in carico come medico competente, mandava il fratello residente nel capoluogo piemontese, anche lui medico ma non abilitato alle visite del lavoro. Per i due fratelli di 59 e 67 anni, indagati per falso in un’indagine coordinata dal pm Francesca Traverso, ora è scattata l’interdizione per due mesi dall’esercizio della professione medica. Il provvedimento emesso dal gip di Torino su richiesta della procura è stato notificato oggi ai due fratelli all’uscita dell’aula in cui, sempre a Torino, sono a processo per esercizio abusivo della professione medica insieme ad altre tre persone. Secondo le indagini il medico di Torino si sarebbe sostituito al fratello diverse volte nel sottoporre a visita medica, compiere gli esami strumentali e dare poi il giudizio di idoneità alla mansione specifica di diversi lavoratori di numerose ditte del torinese tra l’anno 2011 e il 2013. Un meccanismo con cui secondo l'accusa i due avrebbero preso in carico più ditte di quanto un solo medico del lavoro sarebbe stato in grado di smaltire da solo, con un conseguente e non indifferente guadagno.