Piepoli, partito ricompattato da Renzi, elettori apprezzeranno - Pessato (Swg), da Alfano scelta politicamente lungimirante Roma, 2 feb. (AdnKronos) - 'Effetto Mattarella' sul Pd, un partito ricompattato al suo interno da Matteo Renzi con l'operazione-Quirinale e già dato in ripresa dopo il calo fatto registrare nelle scorse settimane: i sondaggisti italiani, interpellati dall'Adnkronos, concordano sugli effetti politici, in termini di consenso elettorale, dell'elezione al Colle di Mattarella. "E' innegabile che, con la riuscita di quest'operazione, Matteo Renzi sia riuscito a ricompattare il partito, generando una maggiore identificazione nell'elettorato", rileva Nicola Piepoli. "Anche il fatto di aver 'domato' Berlusconi e di aver creato scompiglio nel centro-destra -osserva- sarà sicuramente apprezzato da una larga quota di elettori. Un effetto sui numeri ci sarà sicuramente per un Pd che, al 40% quattro mesi fa, stava scendendo pericolosamente verso il 35%". Sergio Mattarella, poi, "si presenta con diverse credenziali di credibilità, a cominciare dall'eredità del 'Mattarellum', l'unica legge elettorale ad aver funzionato bene negli ultimi 50 anni. Quella di Matteo Renzi -conclude Piepoli- è stata un'azione di creatività, un 'colpo di divergenza' che in politica e nella vita paga sempre. E sarà così anche questa volta". "L'effetto-Mattarella non durerà a lungo", avverte Maurizio Pessato, presidente di Swg. "L'impressione a caldo è che ci sia un riscontro positivo sui sondaggi, ma il consenso andrà confermato nel prossimo futuro con altri fatti concreti, come le riforme: legge elettorale, scuola, giustizia". Per quanto riguarda Angelino Alfano e l'Ncd, "il fatto di aver votato per Mattarella può aver disorientato qualche elettore di centro-destra, ma si tratta di una scelta che alla lunga potrà rivelarsi politicamente lungimirante. Il Nuovo Centrodestra continuerà in questo modo a ritagliarsi un ruolo centrale nella politica italiana come forza protagonista del governo. E questo, nel lungo periodo, avrà i suoi effetti". Parla di un "'effetto Mattarella' molto probabile sul Pd" anche Luca Comodo, direttore del Dipartimento politico dell'Ipsos. "E' stato un successo personale di Renzi che avrà i suoi effetti nel Pd nei prossimi mesi. E' evidente che l'elezione del capo dello Stato, con il risultato di dividere il centro-destra, ha rinsaldato il Partito Democratico. Un'operazione complessa e rischiosa, ma vinta su tutti i fronti". "In queste ore stiamo registrando una ripresa del Pd e un calo di Forza Italia", conferma Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing. "Da un punto di vista politico la tattica di Renzi si è rivelata vincente, ma c'è da dire che al di là del consenso su Mattarella, che è già alto, in questi giorni si è verificata una sorta di 'chiamata alle armi' dei politici che hanno caratterizzato la vita del Paese dagli anni '90, perchè nella nuova dirigenza renziana non è evidentemente ancora emersa una figura in grado di impersonare una carica altissima come la Presidenza della Repubblica. E' un po' come se oggi fosse diventato un valore ciò che fino a poco tempo fa si voleva rottamare". "Tra gli altri fenomeni che emergono -continua- anche una certa sfiducia degli elettori su Grillo, dovuta al fatto che il Movimento Cinquestelle ha svolto un ruolo secondario in questa partita, a differenza di quanto accaduto due anni fa nella fase che alla fine portò alla rielezione di Giorgio Napolitano".