'La brutalità è la stessa di al-Qaeda ma c'è maggiore cura nella diffusione mediatica' Londra, 4 feb. (AdnKronos/Aki) - Il video con le raccapriccianti immagini del pilota giordano bruciato vivo rappresenta un "salto di qualità" da parte dello Stato islamico (Is) nell'utilizzo dei media e indica un "trend" verso una sempre maggiore "spettacolarizzazione" dei suoi crimini. Lo afferma ad Aki-Adnkronos International Lorenzo Vidino, analista ed esperto di terrorismo del Politecnico di Zurigo, commentando l'ultimo video diffuso dall'organizzazione guidata da Abu Bakr al-Baghdadi. L'orribile sorte riservata al pilota Muath al-Kasaesbeh "non è una novità assoluta. Già nel 2007 e nel 2008 al-Qaeda in Iraq, l'organizzazione dalla quale l'Is si è evoluto, bruciava la gente viva - spiega Vidino - Ma l'Is ha una teatralità, una spettacolarizzazione che al-Qaeda non aveva e che è fondamentale per l'appeal di un'organizzazione di questo tipo". "La brutalità è sempre quella, ma c'è nell'Is una capacità di saper spettacolarizzare il tutto, miscelando diversi elementi", afferma l'esperto, citando il fatto di rinchiudere il pilota in gabbia e di fargli indossare una tuta arancione, diventata ormai un 'simbolo' degli ostaggi nelle mani dei jihadisti. Secondo l'esperto di terrorismo, l'Is "ha la consapevolezza che c'è ormai una certa assuefazione (ai suoi crimini, ndr) nel pubblico. Basta ricordare che la prima decapitazione, quella di James Foley, ha scatenato una guerra" e successivamente ce ne sono state almeno altre sette, "anche se solo quelle dei due giapponesi hanno avuto una certa eco mediatica". La domanda che gli esperti si pongono è capire fino a dove l'Is si spingerà con i suoi crimini. "Forse il passo successivo riguarderà donne e bambini, anche se ci sono elementi di legge islamica che non possono essere contravvenuti. Ma l'Is ha dimostrato di interpretare a suo modo la legge islamica", sottolinea Vidino. "In realtà c'è già stato un video di un bambino che uccide due spie kazake. Ora, ma sono supposizioni, ci chiediamo quando interverranno le donne, c'é ad esempio una ragazza americana di 26 anni" nelle mani dell'Is. Non mi sorprenderebbe se (nel prossimo video, ndr) fosse mostrato un ostaggio che uccide un altro ostaggio", conclude.