Roma, 5 feb. (AdnKronos) - Prosegue la moria delle imprese artigiane: dall’inizio della crisi ad oggi, in Italia si contano quasi 94.400 botteghe in meno. Se nel 2009 le imprese attive sfioravano quota 1.466.000, al 31 dicembre 2014 la platea è scesa a circa 1.371.500 unità. A segnalarlo è l’Ufficio studi della Cgia su dati camerali. In termini percentuali i settori che hanno subito i contraccolpi più pesanti sono le costruzioni (-17,4%), i trasporti (-13,5%) e le attività di natura artistica (-11%). In termini assoluti, invece, sono stati gli impiantisti (elettricisti, idraulici, manutentori, etc.) a subire la contrazione assoluta più importante - 27.502 unità. Pesante anche la situazione registrata nell’edilizia (- 23.824) e nell’autotrasporto (-13.863). Le attività che, invece, hanno "battuto" la crisi sono state le imprese di pulizia (edifici/impianti) e il giardinaggio (+9.477 imprese), il settore alimentare (rosticcerie, friggitorie, pasticcerie, gelaterie, etc.), con + 3.527 imprese e il settore della produzione di software (+1.762 unità). Difficile, altresì, anche la situazione dell’artigianato produttivo: con 10.633 chiusure delle officine fabbrili sono state le più penalizzate a cui si aggiungono le falegnamerie (-6.757 unità) e le attività del Tac (tessile, abbigliamento e calzature), con 5.409 aziende in meno. Le Regioni che in termini assoluti hanno perso il maggior numero di imprese artigiane sono state la Lombardia (-11.939), l’Emilia Romagna (-10.126), il Piemonte (-10.071) e il Veneto (-9.934). In termini percentuali, invece, i territori più colpiti sono stati la Sardegna (-12,2%), il Molise (-9,7%) e l’Abruzzo (-9,4%) . La Cgia ha stilato un elenco di una ventina di mestieri che negli ultimi decenni sono pressoché scomparsi dalle nostre città e nei paesi di campagna o sono in via di estinzione a causa delle profonde trasformazioni tecnologiche che li hanno investiti. arrotino (molatore o affilatore di lame) barbiere (addetto al taglio dei capelli su uomo e alla rasatura della barba) calzolaio (riparatore di suole, tacchi, borse e cinture) casaro (addetto alla lavorazione, preparazione e conservazione dei latticini) canestraio (produttore di canestri, ceste, panieri, etc.) castrino (figura artigianale tipica del mondo mezzadrile con il compito di castrare gli animali) ceraio (produttore di torce, lumini e candele con l’uso della cera) cocciaio (produttore di piatti, ciotole e vasi) c ordaio (fabbricante di corde, funi e spaghi) fotografo guantaio (produttore e riparatore di guanti) legatore (rilegatore di libri) norcino (addetto alla macellazione del maiale e alla lavorazione delle carni) materassaio (colui che confeziona o rinnova materassi, trapunte, cuscini, etc.) mugnaio (macinatore di grano e granaglie) maniscalco (addetto alla ferratura dei cavalli, degli asini e dei muli) ombrellaio (riparatore/rattoppatore di ombrelli rotti) ricamatrice (decoratrice del tessuto con motivi ornamentali) sarto/a (colui o colei che confeziona abiti maschili o femminili) selciatore (addetto alla posa in opera di cubetti di porfido) sellaio (produttore di selle per animali) scopettaio (produttore di spazzole e scope) scalpellino (colui che sgrossa e lavora la pietra o il marmo con lo scalpello) seggiolaio (produttore o riparatore di seggiole impagliate).