Renzi, decisione legittima e opportuna - Schaeuble, devono lavorare con la Troika Roma, 5 feb. (AdnKronos) - La Bce sceglie la linea dura con la Grecia. Dalla settimana prossima non saranno più accettati in garanzia i titoli del debito pubblico di Atene. Se tecnicamente Francoforte rimuove la delega introdotta nel 2010, sostanzialmente reagisce alla decisione di Atene di uscire dal programma di risanamento della Troika. E lo fa con una svolta radicale, approvata a larga maggioranza dal Direttivo, che rischia di paralizzare l'attività del sistema bancario greco. Il messaggio è chiaro, 'se volete condizioni di favore, dovete lavorare con la Troika'. Un concetto espresso con altrettanta chiarezza dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble al termine del suo incontro con il collega greco, Yanis Varoufakis. "La Grecia deve lavorare con il Fondo monetario internazionale, la Bce e la commissione europea". La reazione del governo di Tsipras è articolata. Da una parte, è piuttosto ferma rispetto alla strategia di fondo della propria azione. Il Governo "resta deciso nell'obiettivo del programma di salvezza nazionale approvato dal voto del popolo greco". L'intento è quello di "convergere verso una politica europea che metterà definitivamente fine alla crisi dell'economia sociale greca". Il suo portavoce scandisce: "La Grecia non fa ricatti e non li accetta". Dall'altra, lo stesso Varoufakis rilancia la trattativa. Il governo greco sta cercando di avere "un programma ponte fra adesso a fine maggio", per avere "spazio" per "dei colloqui su un nuovo contratto con la Bce, la Commissione Ue e il Fmi". Il dato saliente rimane che, dopo il confronto fra Schaeuble e Varoufakis, restano intatte le distanze fra le parti. "Siamo d'accordo sul nostro disaccordo", sintetizza il ministro delle Finanze tedesco. Che ribadisce: "Alcune misure proposte dalla Grecia non vanno nella direzione che noi approviamo". Il ministro tedesco, considerato uno degli alfieri del rigore, non chiude però del tutto la porta al dialogo. Dopo aver sottolineato di rispettare il mandato degli elettori greci al nuovo governo di Alexis Tsipras, aggiunge: "il nostro dovere morale come europei è di comprenderci fra noi e trovare soluzioni". Le reazioni a quello che sembra un muro contro muro rimbalzano fra tutte le cancellerie europee. Il premier italiano Matteo Renzi evidenzia come "la decisione della Banca centrale europea sulla Grecia sia legittima e opportuna, dal momento che mette tutti i soggetti in campo attorno a un tavolo". Secondo il presidente del Consiglio, infatti, serve "un confronto diretto e positivo per una Unione che, andando oltre una concezione burocratica tutta rivolta alla austerità, sia capace di rispettare e far rispettare gli impegni presi e di guardare con maggiore fiducia e determinazione a un orizzonte europeo fatto di crescita e investimenti". Davanti alla "sfida greca, il ruolo della Francia è quello di trovare una soluzione, contribuire ad un accordo" nel rispetto "del voto dei greci" e "delle regole europee", argomenta il presidente francese Francois Hollande, nel corso della conferenza stampa all'Eliseo. "Austerità per sempre non è una soluzione, né per i greci, né per gli altri", aggiunge. In Germania, alle parole di Schaeuble si sommano quelle più tranchant del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann. "Il nuovo governo della Grecia ha deciso di fermare la cooperazione con la Troika e questa decisione mostra quanto sia impopolare la condivisione di sovranità con creditori stranieri, anche in casi in cui le spese nazionali sono largamente dipendenti dall'aiuto finanziario esterno", scandisce, volendo evidenziare una scelta di campo, quella di Atene, che nella sua valutazione sembra inevitabilmente portare a uno scontro in campo aperto. Tenta di fare la sintesi fra le diverse posizioni l'Unione europea. Con la Grecia è in corso "un dialogo costruttivo" sul programma europeo di assistenza fiscale e sulla gestione del debito pubblico. "Stiamo cercando una soluzione condivisa nel rispetto degli impegni presi dai precedenti governi", spiega il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Mo scovici. Con una premessa che resta sempre la stessa. "Gli impegni presi dalla Grecia vanno rispettati. Ci stiamo muovendo in questo spirito".