Roma, 7 feb. (AdnKronos) - Sale la tensione sul fronte diplomatico per quanto riguarda la ricerca di una soluzione alla crisi ucraina. All'indomani dell'incontro a Mosca tra la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente russo Vladimir Putin e quello francese Francois Hollande, i leader europei esprimono tutto il loro pessimismo. "Penso che sia una delle ultime possibilità. Se non riusciamo a trovare un accordo duraturo di pace, conosciamo perfettamente lo scenario, ha un nome, si chiama guerra", ha detto Hollande. Merkel è intervenuta alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera chiarendo che la crisi ucraina "non può essere risolta con mezzi militari" e che "la Russia deve fare la sua parte". Nel corso del suo intervento, la cancelliera ha poi ricordato che "i confini europei sono e devono restare inviolabili". "Non si può creare una nuova divisione dell'Europa", ha detto ancora Merkel. Venerdì Putin, Hollande e Merkel hanno discusso per oltre quattro ore della situazione in Ucraina. La cancelliera si è mostrata prudente sui risultati dell'offensiva diplomatica che l'ha portata a Kiev e Mosca. "Non è chiaro se i colloqui avranno successo, ma valeva la pena rischiare. Lo dobbiamo al popolo dell'Ucraina", ha affermato durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera. "Quello che abbiamo visto dopo l'accordo di Minsk purtroppo ci ha un po' deluso", ha detto Merkel, secondo la quale "è deludente la situazione che vediamo oggi, con tutti i rischi politici, economici". "Purtroppo - ha aggiunto - le cose non sono così semplici, non sempre quanto viene concordato poi viene applicato ed accettato e quindi le delusioni sono a volte all'ordine del giorno, ma noi dobbiamo fare in modo che queste garanzie possano essere ribadite". Secondo la cancelliera, quindi, la risposta è "provare sempre più a conseguire quell'accordo". Dopo il suo intervento, Merkel avrà una riunione con il presidente ucraino Petro Poroshenko e il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden. Secondo l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, "senza il sostegno politico, finanziario e militare del Cremlino i separatisti non potrebbero fare quello che stanno facendo". "Quindi Putin ha in mano gli strumenti per risolvere il problema", ha detto in un'intervista a 'la Repubblica'.