Kiev, 17 feb. (AdnKronos/Dpa) - I leader di Germania, Ucraina e Russia hanno concordato "passi concreti" per permettere agli osservatori internazionali dell'Osce di monitorare il rispetto del cessate il fuoco in Ucraina orientale. Lo ha reso noto oggi a Berlino il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Petro Poroshenko hanno discusso al telefono di come permettere l'invio di osservatori dell'Osce a Debaltsevo, ha sottolineato Seibert. La città, in mano ai soldati regolari, è uno strategico nodo ferroviario fra le roccaforti separatiste di Donetsk e Luhansk ed è stata teatro di numerosi scambi di fuoco anche dopo l'avvio della tregua. La telefonata fra i tre leader è avvenuta dopo il rinvio del previsto ritiro delle armi pesanti, che sarebbe dovuto scattare due giorni dopo l'inizio della tregua, cominciata alla mezzanotte fra sabato e domenica, secondo quanto previsto dal piano di pace firmato a Minsk Rinvio avvenuto per le diverse violazioni del cessate il fuoco. "Il ritiro inizierà quando ci sarà il cessate il fuoco", ha detto Andriy Lysenko, portavoce del Consiglio di Sicurezza di Kiev, accusando i separatisti di aver sparato contro postazioni governative. "Nelle ultime 24 ore i terroristi hanno sparato 112 volte", aveva detto in precedenza il ministro degli Esteri ucraino, Pavlo Klimko, in visita in Bulgaria. "Ogni ritiro deve avvenire, può solo avvenire simultaneamente alla parte ucraina", ha detto dal canto suo Eduard Basurin, uno dei leader separatisti, citato dall'agenzia stampa Interfax. Lysenko ha inoltre sottolineato che almeno cinque soldati ucraini sono stati uccisi nelle ultime 24 ore. La maggior parte delle vittime si sono registrate nella regione di Mariupol, dove le forze ucraine hanno riconquistato la settimana scorsa sei città e villaggi. Il maggior numero di scambi di colpi d'arma da fuoco si concentra invece a Debaltsevo, strategico nodo ferroviario fra le roccaforti separatiste di Donetsk e Luhansk, dove migliaia di soldati di Kiev sono accerchiate dai filorussi.