Eni, utile 2014 crolla a 1,33 mld. Descalzi: "Risultati eccellenti in mercato sfavorevole"
Nel quarto trimestre pesano oneri derivanti da valutazione prezzo borsa partecipazioni in Galp e Snam
Roma, 18 feb. (AdnKronos) - Eni archivia il 2014 all'insegna di una flessione degli utili. L'utile netto dello scorso esercizio si attesta, infatti, a 1,33 miliardi di euro, con un calo del 74% rispetto al 2013 mentre nell'ultimo trimestre del 2014 il gruppo ha registrato una perdita netta reported di 2,34 miliardi di euro. L'utile netto adjusted è pari a 3,71 miliardi in calo del 16,3% rispetto al 2013.
"Nel quarto trimestre, in presenza di un contesto di mercato sfavorevole, Eni ha ottenuto eccellenti risultati ed una generazione di cassa record negli ultimi sei anni", sottolinea l'ad del gruppo, Claudio Descalzi, indicando tra i motivi principali di tale performance "l'elevato valore della produzione upstream e l'accelerazione della ristrutturazione dei business mid-downstream".
Risultati alla mano, nel quarto trimestre 2014 l’utile netto adjusted di 0,46 miliardi di euro evidenzia, riferisce il gruppo in una nota, una riduzione del 64% per effetto del peggioramento della performance operativa e dei minori proventi su partecipazioni (€0,42 miliardi) relativi in particolare agli oneri (€0,38 miliardi) derivanti dalla valutazione al prezzo di borsa delle partecipazioni in Galp e Snam al servizio dei rispettivi prestiti obbligazionari convertibili (un provento di €0,07 miliardi nel quarto trimestre 2013). Il tax rate adjusted di gruppo aumenta di circa 15 punti percentuali per effetto della maggiore incidenza del settore E&P sull’utile ante imposte di gruppo e dell’indeducibilità dei predetti oneri valutativi. Su base annua l’utile netto adjusted di 3,71 miliardi diminuisce del 16,3% rispetto all’anno precedente per gli stessi driver del trimestre con un tax rate in riduzione di 1 punto percentuale.
Il cash flow operativo tocca invece il record degli ultimi sei anni nel 2014. Il flusso di cassa netto da attività operativa è stato di 15,09 miliardi di euro (+4,06 miliardi rispetto al 2013) nonostante 0,96 miliardi di minori crediti commerciali ceduti in factoring con scadenza successiva alla chiusura del periodo contabile rispetto a quanto fatto a fine 2013. Gli incassi da dismissione di 3,68 miliardi hanno riguardato la cessione dell’interest in Artic Russia, dell’8% di Galp e di asset non strategici in G&P ed E&P.
Sul fronte dividendi, il cda dell'Eni intende proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 1,12 euro per azione (1,10 nel 2013) di cui 0,56 euro distribuiti nel settembre 2014 a titolo di acconto. Il dividendo a saldo di 0,56 euro per azione sarà messo in pagamento a partire dal 20 maggio 2015 con stacco cedola il 18 maggio 2015.