Veneto: pontieri di FI in campo, proposta a Salvini su 'modello Padova'
vertici a S. Lorenzo in Lucina per sciogliere nodo
Roma, 18 feb. (AdnKronos) - Forza Italia non vuol mollare la Lega in Veneto per le prossime regionali. In queste ore gli emissari di Silvio Berlusconi sono al lavoro per mantenere aperto il dialogo con il Carroccio, nonostante il veto di Matteo Salvini su Angelino Alfano, ribadito oggi in una conferenza stampa alla Camera con un perentorio ''mai alleati con chi governa con Renzi''. Nella sede azzurra di piazza San Lorenzo in Lucina sono previsti incontri con i coordinatori regionali di Fi in Campania e Veneto, alla presenza di Giovanni Toti e Deborah Bergamini, per fare il punto della situazione e valutare le opzioni in campo per poi riferire a Silvio Berlusconi, che dovrebbe restare ad Arcore per tutta la settimana.
L'escamotage per 'recuperare' Salvini in Veneto e non mandare all'aria l'alleanza politica chiusa ieri (ma non ancora ufficializzata) con Area Popolare sulla conferma di Stefano Caldoro in Campania, potrebbe essere a portata di mano. E si chiama 'modello Padova', quando alle comunali del maggio 2014 Fi riuscì in extremis a siglare un accordo con Salvini per sostenere il candidato leghista Massimo Bitonci nella corsa a palazzo Moroni.
Per uscire dall'impasse attuale, sulla base dell'esperienza Bitonci, riferiscono fonti azzurre, Fi chiederebbe a Salvini di accettare Zaia come candidato di tutto il centrodestra, compresa Area Popolare di Angelino Alfano. Altra soluzione, poi, sarebbe quella di evitare la presenza del simbolo dei centristi, inserendo nelle liste di Forza Italia esponenti di Ncd-Udc.