Terni, 19 feb. (AdnKronos) - Rubavano rifiuti ferrosi dal centro di finitura della Acciai Speciali Terni e li rivendevano. E' per questo che sei misure cautelari sono state eseguite per ordine del gip del tribunale di Terni, su richiesta del pubblico ministero della procura di Terni, al termine di una complessa attività investigativa condotta dal nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale. I sei arresti, tra cui tre custodie cautelari in carcere e tre misure detentive domiciliari, sono state eseguite ieri sera. Gli arrestati sono accusati di reati che vanno dall’associazione a delinquere per la commissione di furti aggravati e continuati alla ricettazione di materiale rubato. In particolare era un dipendente interno all’azienda, un soggetto compiacente alla portineria, e altre tre persone, tra cui il titolare, appartenenti alla ditta che ha in appalto il servizio di trasporto del materiale e il titolare di un centro di recupero rottami. I furti, come hanno documentato anche alcune riprese video, sono avvenuti all’interno del Centro di Finitura, reparto dedito alla “rifinitura” ulteriore dei vari prodotti in acciaio realizzati dall’azienda. I residui di tale specifica lavorazione sono costituiti da acciaio, che viene trasportato e conferito alla sede principale dell’azienda per essere riutilizzato tramite ulteriore fusione nel ciclo produttivo dell’acciaieria. È proprio questo materiale che, secondo i riscontri effettuati dal Nipaf di Terni, sarebbe stato sottratto ripetutamente e conferito illegittimamente ad un centro che commercia in materiale ferroso, a Foligno, in complicità con quella che appare come una vera e propria organizzazione malavitosa.