Il sovrintendente, è stato un gesto volontario che lascerà segni permanenti e non è in alcun modo giustificabile Roma, 20 feb. (AdnKronos) - "Abbiamo visto le immagini delle telecamere e ci siamo resi conto che si è trattato di un oltraggio volontario che paragonerei a uno stupro e che non può essere giustificato in alcun modo". Lo afferma all'Adnkronos il sovrintendente capitolino ai Beni culturali, Claudio Parisi Presicce, al termine del sopralluogo di oggi che ha rivelato la presenza diversi "danni permanenti. Molti punti della superficie della fontana -spiega Parisi Presicce- hanno ricevuto colpi di bottiglia che hanno inferto al travertino 'ferite' causate da perdita di polvere o di elementi piccolissimi e che resteranno indelebili. Si tratta di diverse decine di colpi -avverte il sovrintendente- causati dalla violenza nello scagliare le bottiglie". Parisi Presicce spiega che "i restauratori della sovrintendenza sono già al lavoro e dove è possibile stanno eseguendo i necessari interventi di protezione, non quelli di risarcimento, per conservare il monumento. Il frammento da dieci centimetri del candelabro è invece stato reintegrato con resina epossidica". Per quanto riguarda il risarcimento dei danni, secondo il sovrintendente "bisognerà attivare tutti i canali necessari perché quando si compie un'offesa nei confronti di un arbitro in campo, intervengono gli organi della giustizia sportiva. Io penso -afferma- che anche in questo caso dovrebbero intervenire le autorità competenti. Il gesto degli ultrà era premeditato, e lo testimoniano gli adesivi della lupa della Roma con la testa mozzata che hanno appiccicato sulla ringhiera e nelle colonnine che circondano la fontana. Oltre ai danni causati dalle colle, questi adesivi - conclude Parisi Presicce - dimostrano con evidenza l'intenzione degli ultrà di compiere un gesto eclatante".