Roma, 20 feb. (AdnKronos) - Onestà e trasparenza prima di tutto. Si presenta così Giovanni Maggi, il candidato del Movimento Cinque Stelle alla presidenza della Regione Marche. Sessantotto anni, libero professionista, è stato scelto dagli iscritti M5S in una votazione online. "Non possiamo che partire dalla trasparenza e dall'onestà - dice Maggi all'AdnKronos - in una Regione dove ci sono 66 indagati tra consiglieri, portaborse". "Il programma - spiega - è pronto al 90% e lo stiamo perfezionando in incontri pubblici con i cittadini perché siamo un movimento che viene dal basso e ai cittadini chiediamo idee". Altri punti fondamentali sono "il lavoro, con tassi di disoccupazione preoccupanti, poi la salute che nelle Marche si sta spostando più verso il privato e meno verso il pubblico: si dice che è una Regione virtuosa perché invece che metterci un anno per una visita si impiega 7-8 mesi ma non è questo il virtuosismo che vogliamo dalla politica regionale". Nel Movimento dal 2008, Maggi nel suo video di presentazione sostiene che "il miglior candidato presidente è quello che ha sempre appoggiato e mai messo in discussione la politica del Movimento e di Grillo". "Io - scherza - sono un ortodosso. Il sistema - sottolinea - è talmente forte e ramificato che a volte bisogna essere pragmatici per arrivare all'obiettivo senza disperdersi". "Noi come candidati consiglieri regionali e anche come candidato presidente - sottolinea - abbiamo firmato un impegno etico. Dobbiamo rispettare il mandato degli elettori". A destra come a sinistra "la confusione regna sovrana perché non è una questione di interesse dei cittadini ma una questione di potere e di poltrone. E' tutto un gioco di potere. Io spero che i cittadini si rendano conto di questi giochi immondi che la politica sta facendo sotto i loro occhi e sulla loro pelle". La campagna elettorale "sarà condotta sul territorio: noi non abbiamo fondi elettorali, quelli delle regionali li rifiuteremo e quindi ci autofinanziamo. Noi siamo - ribadisce Maggi - dalla parte dei più deboli, degli onesti".