Grecia, ok Eurogruppo a proroga prestito. Hollande: buon compromesso. Per Fmi è buon punto partenza
Bruxelles, 24 feb. (AdnKronos/Dpa) - Luce verde dell'Eurogruppo all'estensione di quattro mesi dei prestiti alla Grecia, alla luce del piano di riforme del governo Tsipras. Secondo fonti Ue, i ministri delle Finanze della zona euro, riuniti in teleconferenza, hanno approvato la proroga che ridarà ossigeno alle casse elleniche sulla base della lettera inviata la scorsa notte dal collega ellenico Yanis Varoufakis al presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
"Quello che è stato trovato è un buon compromesso", afferma il presidente francese Francois Hollande nel corso della conferenza stampa congiunta a Parigi con il Premier Matteo Renzi. Una soluzione, aggiunge, che da una parte risponde a "ciò che ha espresso il popolo greco", dall'altra alle "regole che la zona euro deve assicurare".
L'elenco delle misure di Atene ha avuto anche il via libera dal Fmi, istituzione che insieme alla Commissione Ue e la Bce, vigilerà sul rispetto degli impegni. Il piano "è abbastanza ampio per essere un valido punto di partenza" per rivedere il programma di aiuti ad Atene ma "in generale non è molto dettagliato, il che è forse precedibile visto che l'esecutivo è da poco in carica", scrive il direttore del Fmi Christine Lagarde, in una lettera al presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
Ma quello dell'Eurogruppo non è un assegno in bianco. "Chiediamo alle autorità greche di sviluppare ulteriormente ed ampliare la lista delle misure di riforma, sulla base dell'accordo attuale, in stretto coordinamento con le istituzioni per permettere una conclusione rapida e di successo della revisione", recita il comunicato emesso al termine della conference call. "La prima lista di riforme presentata dalle autorità greche" verrà poi "ulteriormente specificata e quindi concordata con le istituzioni al più tardi entro la fine di aprile", si aggiunge, sottolineando che "le istituzioni hanno fornito una loro prima opinione che considera questa lista di misure sufficientemente ampia da essere un valido punto di partenza per il successo della conclusione della revisione".
Dalle misure per il contrasto all'evasione fiscale, alla cura dimagrante per i ministeri, passando per la lotta alla corruzione, il piano è stato visto da molti osservatori internazionali come una 'resa' di Tsipras alle richieste di Bruxelles, in contrasto con le promesse elettorali anti-austerity.
Nel dettaglio, tra gli impegni mesi nero su bianco dal ministro ellenico compare la riformare del fisco con iniziative per la lotta all’evasione e la riforma dell'Iva; la revisione del sistema pensionistico, consolidando i fondi pensione ed eliminando gli incentivi per i prepensionamenti; interventi per controllare la spesa pubblica con tanto di taglio del numero dei ministeri che passeranno da 16 a 10; riforma dei salari del pubblico impiego con il blocco a nuovi aumenti senza però mettere mano agli stipendi minimi. Ridimensionate le misure sociali, rispetto ai primi annunci del tandem anti-austerity Tsipras-Varoufakis. Solo due infatti gli interventi per affrontare la crisi umanitaria: l'estensione del salario minimo e bonus energia e sanità per le fasce più deboli.