Bari, titolare azienda agricola denunciato per violazioni edilizie e reati ambientali
Mini appartamenti e discarica abusiva sequestrati dalla Guardia di Finanza
Bari, 4 mar. (AdnKronos) - Grazie a una segnalazione della Sezione Aerea di Bari, le Fiamme Gialle hanno scoperto diversi cumuli di rifiuti di varia natura presenti su un terreno adiacente una azienda agricola nell’agro di Zapponeta, in provincia di Foggia. E' così scattato il blitz da parte dei finanzieri della Sezione Operativa Navale di Manfredonia che sono intervenuti sul posto e hanno rinvenuto grossi cumuli di rifiuti anche pericolosi, come elettrodomestici in disuso, pneumatici per macchinari agricoli, materiale ferroso, materassi, contenitori per fertilizzanti e per olii esausti, teloni ed altri oggetti in plastica di vario genere.
Durante il controllo nell’azienda agricola, i militari constatavano, inoltre, l’esistenza di 16 immobili prefabbricati, verosimilmente usati come alloggi per operai stagionali impiegati in zona. I locali, di circa 50 metri quadrati ciascuno, erano saldamente ancorati al suolo con opere cementizie, tali da far perdere il principio di amovibilità e con gli scarichi domestici strutturati per riversare liquami, in modo incontrollato, nelle paludi circostanti il podere.
Il responsabile dell’azienda, alla richiesta dei finanzieri non ha saputo dare spiegazioni e non ha esibito documentazione alcuna a giustificazione della presenza sull’area dei rifiuti nonché e della costruzione degli immobili prefabbricati. Per i manufatti, in particolare, risultando realizzati in assenza di permesso a costruire, si sono configurate le violazioni alle vigenti norme edilizie (DPR. 380/2001).
L’area, di quasi 2.500 metri quadrati, destinata per due terzi all’abbandono di rifiuti di varia natura, pericolosi e non, e per un terzo alle costruzioni abusive, è stata interamente sottoposta a sequestro, mentre il responsabile della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazioni alle normative ambientali ed edilizie.
In base alla perimetrazione del sito adibito a discarica e alla quantificazione dei rifiuti presenti in area, le fiamme gialle hanno constatato l’ecotassa dovuta, ovvero il tributo regionale, in questo caso pari a 39mila euro e le relative sanzioni che ammontano, complessivamente, a 196mila euro.