La Bce rivede al rialzo le stime della crescita. Draghi: "Qe parte il 9 marzo"
Roma, 5 mar. (AdnKronos) - "Dal 9 marzo inizieremo ad acquistare i titoli sovrani su mercato secondario". L'annuncio del presidente della Bce, Mario Draghi, fissa l'avvio del quantitative easing, il 'bazooka' impugnato per sostenere la crescita e rialzare l'inflazione verso il livello previsto dai trattati, il 2%. Intanto, l'annuncio di questa misura, insieme alle altre decisioni di politica economica già adottate iniziano a dare i loro frutti. "La trasmissione delle decisioni di politica monetaria all'economia reale contribuirà alla crescita e ridurrà il divari", rivendica il presidente dell'Eurotower. Tanto che la Bce ha potuto aggiornare al rialzo le sue stime di crescita: nel 2015 +1,5%, nel 2016 +1,9% e nel 2017 +2,1%. Allo stesso modo, sono riviste al rialzo anche le stime dell'inflazione: 0% nel 2015, a +1,5% nel 2016 e a +1,8% nel 2017.
In questo scenario, rileva comunque Draghi, ci sono ancora "rischi al ribasso sulla crescita" ma "si sono ridimensionati". Ma la prospettiva è migliorata. La ripresa economica nella zona euro "si amplierà e si consoliderà progressivamente". Ora, è indispensabile andare avanti con il consolidamento fiscale e, per stimolare gli investimenti e creare posti di lavoro, bisogna "accelerare l'entrata in vigore delle riforme e prendere delle misure per migliorare la situazione delle imprese in molti paesi". Servono, ovunque, "riforme strutturali credibile".
Intanto, il costo del denaro resta al minimo storico
. La Bce lascia i tassi invariati: il tasso principale di rifinanziamento è allo 0,05%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari sono fermi, rispettivamente, allo 0,30% e a -0,20%.