Elvira D'Amato, dal 2010 a oggi sono 243 i minorenni denunciati ma il fenomeno è sommerso Roma, 8 mar. (AdnKronos) - Ragazzi derisi e sbeffeggiati sui social, ragazze filmate in atteggiamenti intimi e poi ricattate, molestie, ingiurie, minacce, fino all'aggressione reale poi 'postata' sul web. Il cyberbullismo ha molte facce con un unico comune denominatore: esporre la vittima e isolarla. Il fenomeno è in aumento. Dal 2010 a oggi sono 243 i minori denunciati, 37 le vittime nella fascia d'età fino a nove anni, 84 nella fascia 10-13 anni, e 477 le vittime nella fascia che va dai 14 ai 17 anni. A fornire le cifre all'Adnkronos è Elvira D'Amato, vice questore aggiunto della Polizia Postale, direttore del Centro nazionale per il contrasto alla pedofilia online, con una premessa: "Si tratta di dati assolutamente parziali perché in questo fenomeno il numero vero è il sommerso". Di sicuro, spiega, "c'è una crescita di segnalazioni, quindi di sensibilizzazione, e un aumento della rilevazione dei casi". La tipologia di reati va dallo stalking alla diffamazione online, ingiurie, minacce, molestie, via mail, sui social e telefoniche, e poi furto di identità digitale e diffusione di materiale pedopornografico. Le responsabili di sesso femminile sono in netta minoranza, intorno al 10%. (segue)