Renzi positivo: "Il Paese si rimette in moto, col Jobs act più assunzioni che licenziamenti"
Roma, 8 mar. (AdnKronos) - Un'iniezione di ottimismo. E' quella che arriva da Matteo Renzi attraverso la sua e-news. "Il Paese si sta rimettendo in moto - assicura il premier - . L'Italia sta davvero cambiando verso, passando dal meno degli ultimi anni al più, ma proprio per questo adesso dobbiamo intensificare gli sforzi. Tutta la fatica di quest'anno - avverte Renzi - rischia di essere vana se adesso non acceleriamo. Guai dunque a sedersi''. Prospettive positive ci sono secondo il capo del governo anche per il Pil che ''nel primo trimestre è probabile che torni positivo dopo decine di rilevazioni negative''.
Insomma "il quadro economico non è mai stato così invitante: si aggiunga – e su questo noi non c'entriamo niente, ma siamo felici per gli effetti – che il costo del petrolio è molto basso e questo è un dato molto significativo specie per un Paese con la nostra bolletta energetica. Insomma - ricorda Renzi - fuori torna a splendere il sole. Ma uscire di casa e mettersi in cammino dipende solo da noi. Per questo noi continuiamo con decisione sulle principali sfide che abbiamo davanti".
Per quanto riguarda il lavoro, il Jobs Act porterà più assunzioni che licenziamenti, assicura il premier. ''In un anno sono aumentati i posti di lavoro, più 134mila. Con le misure della legge di stabilità, zero tasse per chi assume a tempo indeterminato e con la riforma del lavoro (Jobs Act) sarà ancora più facile assumere. Il Jobs Act aumenta le tutele per chi perde l'occupazione, ma soprattutto facilita le assunzioni, con buona pace di chi ha trascinato per mesi una polemica ideologica''.
Sulle riforma costituzionale ''ci siamo. Martedì andiamo alla Camera con il voto finale della seconda lettura. Puntiamo al referendum finale (perché per noi decidono i cittadini, con buona pace di chi ci accusa di atteggiamento autoritario: la sovranità appartiene al popolo e sarà il popolo a decidere se la nostra riforma va bene o no. Il popolo, nessun altro, dirà se i parlamentari - scrive Renzi - hanno fatto un buon lavoro o no)''.
Avanti anche con la riforma della Rai. ''In settimana iniziamo l'esame in consiglio dei ministri per chiuderlo velocemente. Poi la palla passa al Parlamento con lo stesso metodo della scuola''.
E proprio sulla scuola, annuncia il premier, "in settimana concludiamo l'esame in consiglio dei ministri e presentiamo il disegno di legge al Parlamento chiedendo di discuterlo velocemente. Se le opposizioni non fanno ostruzionismo - assicura - ma provano a dare una mano anche migliorando il testo, non ci sarà nessun provvedimento di urgenza da parte nostra. Attenzione!!! Mai vista tanta disinformazione come sulla scuola", contesta il premier.
E in tema di fisco si intesta un altro successo: ''Negli ultimi giorni abbiamo chiuso l’accordo per la fine del segreto bancario con la Svizzera, Monaco e Liechtenstein e spero presto anche con il Vaticano. È stato un lavoro lungo, ma ne è valsa la pena: per decenni la frase 'portare i soldi in Svizzera' è stato sinonimo di evasione. La Svizzera era la via d’uscita per chi voleva far sparire i soldi. Ora i soldi torneranno''.
Tempi stretti per tutto ma l'orizzonte di Renzi resta lungo perché ''mai come nel momento dell'elezione di Sergio Mattarella è stato chiaro a tutti che questo Parlamento ha la forza non solo di arrivare al 2018 ma anche e soprattutto di cambiare in profondità il sistema italiano. E se questo comporterà un attacco al potere di rendita di chi difende in modo tenace e ostinato lo status quo, beh, noi non ci tireremo indietro''.