Serve soluzione per separare Azienda da partiti, si potrebbe pensare ad una privatizzazione almeno parziale Roma, 13 mar. (AdnKronos) - "Sulle linee guida della riforma della Rai, sono d'accordo, è fondamentale infatti che ci sia un amministratore delegato con poteri forti, ma ho delle perplessità sul fatto che venga scelto dal governo, così come sul fatto che sia il Parlamento a scegliere i consiglieri". Fabrizio Del Noce, ex direttore di Rai 1 e della Fiction, si sofferma con l'Adnkronos sulla riforma della Rai, che ieri è stata esaminata nelle sue linee guida dal consiglio dei ministri, in vista del voto della prossima settimana. "Se tutto questo cambiamento contenuto nella proposta del governo ha fra i suoi obiettivi quello di togliere la politica dalla Rai - scandisce Del Noce - in questo modo non si toglie proprio nulla. Ed invece è proprio uno dei problemi importanti da risolvere. Si dovrebbe pensare, quindi - evidenzia Del Noce - ad una privatizzazione, se non totale, almeno parziale, come quella ipotizzata venti anni fa da Cattaneo con un 20% all'azionariato privato; oppure si dovrebbero trovare altre soluzioni che avviino però ad una separazione reale fra politica e azienda". "Se hai un ad con più poteri - osserva Del Noce - certamente snellisci il funzionamento dell'Azienda, ma se l'ad resta sotto tutela totale...". Come dire, le cose non cambierebbero poi più di tanto. L'ex direttore di Rai 1 ha però forti riserve anche sulla strada indicata dal Movimento Cinque Stelle: "Va bene togliere potere alla politica, ma proporre un sorteggio, come alle lotterie paesane, è davvero offensivo. Quale persona seria, con un curriculum decente, accetterebbe mai di essere sorteggiato per andare ad occupare il ruolo di amministratore delegato?".