Bankitalia e la 'guerra dei 7 anni': l'Italia ne sta uscendo ma ripartenza ancora timorosa
Produzione calata di un decimo, nell'industria contrazione del 17%, distrutto un mln posti lavoro
Roma, 17 mar. (AdnKronos) - ''La guerra dei sette anni è quella da cui sta uscendo l'economia italiana''. ''Adesso ci sono tutti i presupposti per ripartire. Ma la ripartenza è timorosa, va incoraggiata''. Lo afferma il direttore generale della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, al collegio Borromeo di Pavia. Il paese, osserva Rossi, non ha affrontato una guerra tradizionale ''ma una di queste guerre moderne, virtuali, in cui capannoni, uffici, posti di lavoro possono vaporizzarsi con il click di un mouse''. Rispetto a sette anni fa ''produciamo quasi un decimo in meno, l'industria ha subito una contrazione del 17%, le costruzioni di oltre il 30%.
Bankitalia ricorda che, durante la crisi, ''sono stati distrutti all’incirca un milione di posti di lavoro. Le imprese investono un terzo in meno, le famiglie spendono l'8 per cento in meno. Le esportazioni sono a stento rimaste costanti. È aumentata la diseguaglianza fra le imprese e fra le famiglie''.
All'azione politica si chiede uno ''sforzo complessivo'' per ''disincentivare le rendite di posizione''. Gli imprenditori, osserva Bankitalia, devono ''crescere le loro imprese, separandole dai destini della famiglia''. Questo dev’essere ''l'impegno prioritario della politica economica oggi nel nostro paese''.