Roma, 19 mar. (AdnKronos) - All'Italia servono altre riforme per tornare a una crescita sostenuta. E deve fare di più sul fronte della riduzione del debito pubblico. Il Bollettino economico della Bce, che registra indicazioni positive per la ripresa nell'area Euro, richiama il governo di Roma ai suoi doveri sul piano del consolidamento dei conti e invita ad andare avanti nel percorso intrapreso sul piano delle riforme. L’Italia, mette nero su bianco l'Eurotower, "necessita di ulteriori riforme per accrescere il prodotto potenziale". Esistono diversi studi riguardanti il possibile impatto delle riforme strutturali, si ricorda, evidenziando che. "in caso di riforme significative nel mercato del lavoro e in quello dei beni e servizi che allineerebbero l’Italia con le migliori prassi, il pil potrebbe crescere di oltre il 10 per cento nel lungo periodo". Non solo. "Un’attuazione concomitante delle riforme in entrambi i mercati potrebbe determinare un incremento del prodotto ancora maggiore". Questo in contesto in cui in Italia, come del resto in Belgio, "continua ad esservi un notevole scostamento dello sforzo strutturale richiesto nell'ambito della regola del debito". La Bce, ovviamente, ricorsa la decisione della Commissione Ue di non aprire una procedura d'infrazione per questi paesi sulla base di una serie di fattori attenuanti: per quanto riguarda Belgio e Italia il rispetto da parte di entrambi i paesi dei requisiti di sforzo strutturale nell’ambito del meccanismo preventivo del Patto di stabilità e crescita. Più in generale, però, guardando all'intera area Euro, la Bce mostra un timore fondato sulla valutazione che "la gravita' degli squilibri sta aumentando in diversi Paesi" in maniera "preoccupante". E chiama in causa anche la Commissione Ue: sono squilibri che sollevano "qualche interrogativo sull'applicazione" e "sull'efficacia del meccanismo preventivo" di controllo sui conti. Buone notizie, invece, sul fronte macroeconomico. La ripresa dovrebbe rafforzarsi e ampliarsi gradualmente. L’attività̀ economica dovrebbe accelerare grazie al recente miglioramento del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori, al netto calo dei corsi petroliferi, all’indebolimento del tasso di cambio effettivo dell’euro nonché́ all'effetto delle recenti misure di politica monetaria della Bce. Misure, a partire dal quantitative easing, che stanno già portando risultati. Il Quantitative easing della Bce ha già prodotto effetti sui mercati. Nel Bollettino si segnala infatti che "il programma di acquisto di attività ha già prodotto un sostanziale allentamento delle condizioni finanziarie generali". Nello specifico, "i rendimenti dei titoli dell'area dell'euro hanno subito un calo che ha interessato la generalità̀ degli strumenti, delle scadenze e degli emittenti e sono scesi in molti casi su nuovi minimi storici".